Cardini: “Il premier vuole aprire una nuova stagione politica. E sulla sinistra…”

Franco Cardini, docente universitario ed esperto di geopolitica, in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’ parla del caso Pozzolo e del premier Meloni.

Il caso Pozzolo continua a far discutere, ma Franco Cardini in un’intervista a Il Fatto Quotidiano non si dice sorpreso: “Esiste la necessità di avere nel partito questa gente. Si tratta di politici dal curriculum problematico, ma efficace sul territorio. Per gestire il potere raggiunto non bisogna essere in linea con il codice etico“.

Cardini intervista Il Fatto Quotidiano
Cardini sul governo Meloni e sul caso Pozzolo – Cityrumors.it – © Ansa

Ma l’esperto di geopolitica ritorna anche sulla profezia di una disgrazia politica per l’avventura del premier: “Ho sbagliato, ma il mio errore è dovuto ad una sopravvalutazione della sinistra, che non ha più legami con le piazze. Noi storici quando siamo chiamati a giudicare il presente abbiamo ancora alcune difficoltà“.

Cardini: “Questo governo è diventato più fedele alla politica americana”

Per Cardini il premier Meloni sta puntando “ai conservatori riformisti. E’ il solo modo per aprire una nuova stagione politica. Secondo me il nostalgismo è un elemento ancora vitale del consenso meloniano, ma siamo davanti ad un fatto davvero nuovo: è stato abbandonato definitiva mente il sovranismo“.

Questo governo è diventato molto più fedele alla politica americana – aggiunge il docente universitario – e possiamo dire che il segretario Blinken è tutor del presidente del Consiglio“.

“Conte è l’avversario più temibile per il premier”

Cardini intervista Il Fatto Quotidiano
Cardini su Conte e Schlein – Cityrumors.it – © Ansa

E per Cardini l’avversario più temibile per Giorgia Meloni è Giuseppe Conte: “Penso che abbia più cartucce. Il MoVimento è reattivo e parte dei voti che adesso ha Fratelli d’Italia possono ritornare ai Cinquestelle. Mentre il Pd, l’opposizione di sinistra, è tavola pita, punto fermo e incomunicabile con la destra”.

Io comunque non ho mai votato FdI e mai lo farò in futuro – conclude il docente universitario – a Giorgia voglio bene e le auguro ogni successo. Ma il suo partito non fa per me“.

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