Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuto il viceministro dell’economia, Maurizio Leo. Quest’ultimo ha trattato vari ed importanti argomenti
Uno degli obiettivi del governo è quello di rendere la rateizzazione delle cartelle esattoriali nella maniera più facile possibile. Ovvero tendere a semplificare il meccanismo di riscossione. Ovviamente non ha potuto non soffermarsi sulla riforma fiscale. Sulle parole rilasciate nell’ultima conferenza stampa (quella di fine anno), il viceministro Leo si è voluto soffermare proprio sulle sue dichiarazioni. Queste sono alcune delle sue parole: “Credo che la premier abbia fatto molto bene a soffermarsi sull’importanza della riforma fiscale.
Si tratta di un tema che rappresenta la priorità per il governo. Adesso vogliamo puntare ai temi che riguardano il Concordato preventivo biennale e la disciplina dei giochi a distanza”. Non è finita qui visto che un altro degli obiettivi è quello di presentare dei decreti su sanzioni e riscossione. Su questo ha ribadito: “Vogliamo renderlo quanto più semplice possibile ed accessibile. Andare incontro ai contribuenti onesti che hanno difficoltà finanziarie”.
Poi ha continuato dicendo: “In questo momento nei magazzini del fisco ci sono 1.185 miliardi di tasse non riscosse. È una cifra abnorme, che dobbiamo cercare di smaltire. Credo che si debba intervenire sul versante della collaborazione e della semplificazione. Bisogna partire da un’idea di fisco che interviene ex ante piuttosto che ex post“.
Sugli atti di riscossione ha precisato: “Uno dei punti centrali è il discarico, ovvero la restituzione all’ente impositore, dopo 5 anni, delle cartelle inesigibili da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. L’ente impositore potrà valutare se intraprendere nuove verifiche e rimandare la richiesta di recupero del credito all’Agenzia, integrando altre informazioni utili per l’estinzione del debito. In questo modo, la riscossione potrà concentrarsi maggiormente sui quei crediti che invece sono esigibili”.
Non dovrebbero esserci problemi sull’utilizzo frequente degli strumenti digitali. Un altro degli obiettivi da raggiungere, per il governo, è quello di rendere strutturale la rateizzazione fino a 120 rate. “Non si devono fare sconti con chi intende fare il furbetto” fa sapere il viceministro. Si è discusso anche delle sanzioni: “Il sistema sanzionatorio attuale è sproporzionato. In materia di Iva ci sono sanzioni che vanno dal 120 al 240%“.
In conclusione non poteva non soffermarsi sull’argomento relativo all’Irpef: “Sono comunque convinto che non si può pensare di tassare chi ha 50mila euro lordi di reddito con un’aliquota che, comprendendo anche le addizionali regionali e comunali, raggiunge in alcuni casi anche il 50%”.
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