L’ex ministro Sangiuliano, dopo aver depositato denuncia nei confronti di Maria Rosaria Boccia, è stato sentito dalla Procura di Roma. Cos’ha detto
Se da un lato l’ex ministro Sangiuliano è indagato per rivelazione di segreti d’ufficio e peculato, dall’altro Maria Rosaria Boccia è stata denunciata dallo stesso ex ministro per violenza o minaccia a corpo politico e lesioni aggravate. In questo contesto, quindi, l’uomo è stato ascoltato ieri dalla Procura di Roma per ben quattro ore: ecco le inaspettate dichiarazioni.
Ad ascoltare l’ex ministro sono stati il procuratore Francesco Lo Voi, la pubblico ministero Giulia Guccione e l’aggiunto Giuseppe Cascini. Durante le quattro ore di colloquio, Sangiuliano ha di nuovo approfondito la relazione che aveva con Maria Rosaria Boccia, professionale e poi sentimentale e successivamente ha esposto le proprie accuse. Ecco le sue parole.
Non usa mezzi termini, Sangiuliano, per descrivere come si sentiva nel rapporto prima professionale e poi sentimentale con la sua ex collaboratrice. La relazione, che oggi definisce “inequivocabilmente tossica”, secondo l’ex ministro l’ha portato a vivere un profondo turbamento psicologico del quale si rende pienamente conto solo ora. A causare questi disagi, a suo dire, le pressioni della donna nate in seguito alla rinuncia da parte di Sangiuliano di nominarla Consigliera per i grandi eventi.
In particolare, Sangiuliano cita uno specifico episodio, che risale alla notte tra il 16 e il 17 luglio. La coppia, infatti, quella sera avrebbe vissuto un intenso litigio culminato in un’aggressione che Boccia avrebbe avuto nei confronti dell’ex ministro, causandogli una ferita in fronte documentata anche da alcuni scatti. A margine di questa lite violenta, poi, degli SMS inviati da Maria Rosaria Boccia alla moglie dell’ex ministro, Federica Corsini ed anche una presunta finta gravidanza che, secondo Sangiuliano, l’imprenditrice avrebbe usato per fare pressioni su di lui. Su quest’ultimo punto, però, chi indaga è ancora alla ricerca di un chiaro riscontro.
Secondo Sangiuliano, inoltre, Maria Rosaria Boccia avrebbe avuto anche comportamenti che presentano “modalità evocative di ricatto” ai danni di un’istituzione della Repubblica. A tal proposito, fa riferimento alle fotografie che l’imprenditrice ha pubblicato sui propri profili social e che la ritraggono ad eventi istituzionali durante i quali, secondo l’accusa, avrebbe provato ad accreditarsi come parte dello staff di Sangiuliano stesso.
A seguito di queste ultime dichiarazioni, non si esclude che nei prossimi giorni la Procura di Roma voglia sentire anche Maria Rosaria Boccia stessa. Nel frattempo, però, proseguono le indagini volte a determinare se l’ex ministro sia stato davvero vittima di un ricatto da parte dell’imprenditrice: sotto l’occhio attento di chi indaga ci sono le schede sim, i tablet, i pc e i telefoni dei due soggetti interessati, nonché i famosi occhiali dotati di microcamera con cui la Boccia girava a Montecitorio e che le sono stati sequestrati durante la perquisizione della sua casa di Pompei.
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