Lo storico ex Sindaco di Venezia a Cityrumors.it esprime la propria idea quanto sta accadendo nell’amministrazione della città lagunare
Uno scandalo a cielo aperto, di quelli che rischiano di aprire una città importante in due parti. Non è mai bello e opportuno per un Sindaco far parte integrante di un’indagine da parte di una Procura, in questo caso di Venezia, che ha arrestato l’assessore Boraso e che ha iscritto nel registro degli indagati il primo cittadino Brugnaro.
Un’inchiesta su dei terreni, l’eventuale bonifica da fare da parte dello Stato, l’incontro con il MInistero e soprattutto le intercettazioni che vedono coinvolto un assessore e il Sindaco che è anche il proprietario di quei famosi terreni sui quali c’è stato un tentativo di cessione poi non andata a buon fine. Una situazione che l‘ex Sindaco di Venezia Massimo Cacciari conosce bene e cerca di spiegare a Cityrumors.it.
“Se ho stima di Brugnaro? Sinceramente no, nel senso che mi è indifferente, di sicuro da quello che sta emergendo, al suo posto la cosa che farei senza nemmeno pensarci sopra è dimettermi, vedremo se lo farà“, si chiede il professore Cacciari che poi riprende il suo discorso in merito a una situazione che, vista dall’esterno, appare esplosiva.
“Sia ben chiaro che la presunzione d’innocenza nel nostro paese è un sacrosanto diritto – ha spiegato il filosofo ed ex Sindaco di Venezia -, tra l’altro a Brugnaro è arrivato solo un avviso di garanzia, ma per tutto quello che sta emergendo dalle carte mi sembra un quadro piuttosto chiaro e grave di quello che può essere avvenuto, non so che farà Brugnaro, magari raccoglierà tutte le informazioni poi più avanti deciderà cosa fare”
“Certe cose ancora al telefono, da sciocchi”
Qualche giorno fa, si fece il nome di Cacciari in merito ad un suo confronto con lo stesso Brugnaro già quando era Sindaco lui, in merito ai famosi terreni che oggi sono al centro dell’inchiesta, ma su questo l’ex Sindaco di Venezia è perentorio e senza alcun velo: “Non si dicano sciocchezze, io non ho chiamato proprio nessuno, fu lui a cercarmi e chiedermi di poter utilizzare quei terreni, tentando anche con una variante a livello urbanistico, ma quell zona è inutilizzabile ora come allora…“, la risposta piccata e secca di Massimo Cacciari.
Su una cosa poi non riesce a credere, ovvero che “ci siano ancora persone che parlano in modo così tranquillo di queste cose al telefono, cioè ancora al telefono capisce, per me è da sciocchi, per non dire altro…“. Per Cacciari non ci sono tante scuse, anche se non vuole mettersi a puntare il dito nei confronti di nessuno. “Non lo farei mai, ma di sicuro qualcuno dovrà spiegare quello che sta emergendo dalle carte…”.
Bofonchia come al suo solito e non lascia andare al caso proprio nulla, ma su una cosa Massimo Cacciari non transige, ovvero sulla possibilità che si vada “avanti come se niente fosse, anche perché proseguire con l’amministrazione in una situazione di questo genere è davvero molto complicato”