Giornata importante per quanto riguarda Matteo Salvini. La sentenza sul caso Open Arms chiude un capitolo importante e la sua reazione lo conferma
“Il fatto non sussiste“, con questa motivazione Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio sul caso Open Arms. Una decisione non semplice visto che ci sono state ben otto ore di camera di consiglio.
Una decisione che chiude un capitolo che ha tenuto banco per diverso tempo. I giudici hanno dato ragione alla difesa e alla posizione del leader della Lega. Salvini si è sempre dichiarato tranquillo sulla vicenda sottolineando di aver fatto la cosa giusta e difeso la patria.
Salvini assolto, come ha reagito il ministro
Non è stato sicuramente un periodo facile per Matteo Salvini. Lui ha continuato a lavorare e rispettare il mandato dato dagli italiani, ma si può dire che attendeva con tanta ansia la sentenza sul caso Open Arms. All’annuncio dell’assoluzione in Aula è scattato un forte applausi e il leader della Lega ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
Salvini, subito dopo la sentenza, ha stretto i pugni in segno di vittoria ed è andato subito a cercare Francesca Verdini. La compagna, in lacrime, lo ha raggiunto e i due si sono stretti in un lungo abbraccio. Un gesto banale, ma che conferma come non è stato un processo facile. Soddisfatta anche Giulia Bongiorno, avvocato del leader della Lega, che commossa ha detto: “Siete stati tutti bravi“.
Le reazioni alla sentenza
Da subito sono state diverse le reazioni alla sentenza. Salvini ha sottolineato di “essere molto felice. Dopo tre anni hanno vinto Lega e Italia. Difendere la Patria non è un reato, ma un diritto. Continuerò ad andare avanti più determinato rispetto a prima“. Anche il premier Meloni si è detto molto soddisfatto della sentenza: “Un giudizio che dimostra come le accuse erano infondate e surreali“.
Reazione diversa da parte di Oscar Camps. L’attivista si è detto pronto a valutare un ricorso in secondo grado: “Aspettiamo le motivazioni e valuteremo come muoverci. Il dispiacere di questa sentenza è per le persone che sono state private della loro libertà“.