Caso Pozzolo, La Russa allontana le critiche: “Questione non politica”

In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il presidente del Senato, Ignazio La Russa che si è soffermato a parlare della vicenda Pozzolo 

Ignazio La Russa condanna il gesto, ma allontana le critiche. Lo ha fatto chiaramente capire in una intervista rilasciata alla ‘Stampa‘. Al noto quotidiano, infatti, ha puntato il dito contro l’esponente di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo. Lo stesso avrebbe sparato, con una pistola, per festeggiare il nuovo anno. Allo stesso tempo, però, ribadisce chiaramente che questa vicenda non è affatto un qualcosa che si avvicina al mondo della politica. Tanto da criticare chi ha affermato ciò.

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa (Ansa Foto) Cityrumors.it

Su questo La Russa è stato molto chiaro: “La legge italiana sul possesso di armi è la più restrittiva d’Europa e sicuramente non va allargata. Anzi, io sarei ancora più rigido. In questo caso si tratta di un problema di opportunità: al cenone c’era bisogno di andare armato? Per me è sempre inopportuno, ma non è una questione politica. Il partito poi valuterà la situazione. Io considererei meno grave se fosse inavvertitamente partito un colpo a lui, piuttosto che non ad altri a cui lui ha dato la sua pistola”.

Non solo Pozzolo, La Russa parla anche di premierato

Si è discusso anche di un altro tema importante come quello del premierato. Su questo il numero uno del Senato ha precisato: “Nel programma elettorale parlavamo di presidenzialismo. Noi volevamo qualcosa di più del premierato in tema di democrazia diretta. Trovo comunque sia stato saggio tentare di portare un testo il meno invasivo possibile. Non considero un errore la strada che la ministra Casellati ha scelto”.

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa (Ansa Foto) Cityrumors.it

Poi ha aggiunto: “La verità è che le buone mediazioni hanno il pregio di non accontentare né scontentare del tutto nessuno. L’obiettivo che il centrodestra si pone è quello di evitare l’instabilità governativa, perché serve una durata dei governi più lunga. Un altro obiettivo è il rispetto della volontà popolare che spesso è mancato in questi anni. Solo cinque articoli, niente di più”.

In conclusione sul ruolo del presidente della Repubblica: “Vengono ridotte solo quelle che il capo dello Stato ha dovuto meritoriamente svolgere in questi anni. Quando c’è stata una situazione con maggioranze chiare, il capo dello Stato non ha mai dovuto sopperire all’inadeguatezza delle forze politiche per tenere in piedi una legislatura“.

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