“Solo una questione di gossip“, la posizione di Fratelli d’Italia sul caso Sangiuliano. Al termine della riunione dell’esecutivo del partito guidato da Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli conferma che il tema del ministro non è stato toccato in questo appuntamento perché “non c’è interesse pubblico. Se qualcuno crede davvero che l’orario in cui c’è il coffee break in un G7 rappresenta un segreto di Stato, allora penso che ci sia solamente malafede. Noi abbiamo ricordato i successi in questi primi due anni di governo. Il fatto che FdI abbia aumentato il proprio consenso dopo un biennio alla guida dell’Italia e questa è una cosa mai successa la strada è giusta“.
Ritornando alla questione di Sangiuliano, il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia conferma che “il ministro ha dimostrato grandi capacità e forse questo disturba la sinistra. Non c’è una questione di interesse pubblico, non sono stati svelati segreti a persone che non avevano competenze o spesi soldi degli italiani. Si tratta di una questione di gossip e a noi non ci interesse. Se poi qualcuno vuole fare il ministero per promozione della virtù e prevenzione nel vizio come fanno i talebani qualcuno lo può fare“.
Donzelli: “Noi ci occupiamo degli italiani”
Donzelli si sofferma anche sull’incontro tra Sangiuliano e il premier Meloni: “È stato ripetuto che non c’è una questione di interesse pubblico perché non sono stati spesi soldi pubblici. Lo ha confermato anche Sangiuliano. Noi ci occupiamo degli italiani, poi ovviamente ogni giorno c’è una richiesta di dimissione da parte delle opposizioni, ma qui stiamo parlando semplicemente di una questione di gossip“.
“Sono tante le persone che non hanno incarichi ufficiali, ma frequentano i ministeri – conclude Donzelli – non sempre chi entra è un dipendente, ma si tratta di persone di fiducia che possono dare una mano. È una cosa normale. In questo caso non ci sono problemi di sicurezza nazionale. Poi se dire l’orario di un coffee break durante una riunione del G7 significa rivelare un segreto di Stato, allora posso dire che c’è malafede“.
Video e intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani
