Il caso della ministra è destinato ad alimentare i prossimi giorni della politica. C’è uno scenario possibile avanzato già in passato
Il premier Meloni aveva sempre rinviato la questione delle possibili dimissioni della Santanchè fino alla decisione definitiva del Gup sul processo Visibilia. Questa è arrivata nel pomeriggio odierno, venerdì 17 gennaio, e non sono sicuramente buone notizie per l’esecutivo oltre che naturalmente per il ministro al Turismo.

Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta dell’accusa rinviando a giudizio il ministro con l’accusa di falso in bilancio. La prima udienza è prevista per il 20 marzo e sul banco degli imputati ci saranno, tra gli altri, il compagno Dimitri Kunz D’Asburgo Lorena e l’ex Canio Giovanni Mazzaro. Ricordiamo che su di lei pende anche una seconda richiesta di processo per una truffa ai danni dell’Inps e fino ad oggi non c’è stata una decisione definitiva.
Santanchè a processo: cosa succede ora
Il rinvio a giudizio della Santanchè rappresenta una patata bollente per il premier Meloni. Come spiegato in precedenza, il presidente del Consiglio ha sempre rinviato la questione delle possibili dimissioni a dopo la decisione del Gup. Ora è arrivata e vedremo quali saranno le decisioni da parte sia del primo ministro che dello stesso membro dell’esecutivo.
Non è da escludere che già in questi momenti ci siano interlocuzioni tra le parti per arrivare ad un compromesso che possa comunque mantenere una certa stabilità della maggioranza. L’ipotesi dimissioni è da tenere in considerazione e vedremo se arriveranno subito oppure nelle prossime ore. Di certo la notizia del rinvio a giudizio non è assolutamente positiva per la maggioranza.

Al momento bocce cucite nell’esecutivo. Le prime reazioni sulla Santanchè sono arrivate principalmente dalle opposizioni è la richiesta è quella di dimissioni. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore e quali saranno le decisioni.
Le opposizioni chiedono le dimissioni
Dalle opposizioni la richiesta è una sola: ovvero quella delle dimissioni. La Schlein ha chiesto alla Meloni di pretendere un passo indietro dalla stessa ministra ricordando le parole della premier: “Una settimana fa aveva detto di aspettare la decisione della magistratura, che ora è arrivata”. Stessa posizione anche per Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

In attesa di capire come si muoverà il governo, sii preannunciano, quindi, ore di scontro e intense tra maggioranza e minoranza sulla vicenda Santanchè.