Il presidente eletto vicinissimo al suo ritorno ufficiale alla Casa Bianca prega insieme a uno dei pastori più noti e controversi degli Stati Uniti
Il giorno tanto atteso sta arrivando. A breve Donald Trump si insedierà di nuovo alla Casa Bianca e guiderà per la seconda volta gli Stati Uniti d’America. Il suo ritorno già fa capire tante cose, soprattutto a tanti leader del mondo, con la sensazione che sia ancora più travolgente di quando erano alla guida degli americani quattro anni fa.
Stavolta vuole cambiare in maniera radicale l’America, molto più rispetto a quello che aveva fatto dal 2016 al 2020, quindi ancora meno tolleranza sull’immigrazione, suo punto di forza, contrastare tutte le quelle persone che non la pensano come lui, ma non certo come farebbe un dittatore, ma in modo liberale, sostiene The Donald e tutti i suoi collaboratori.
Donald Trump, inoltre, crede molto in Dio e non fa che ringraziarlo ogni giorno, soprattutto dopo i due attentati che ha avuto, soprattutto il primo l’estate scorsa mentre era a un comizio ed è stato leggermente ferito. Da quel momento non ha fatto altro che ringraziare Dio ogni giorno e ogni volta che saliva su un palco.
“Gesù è il Signore degli Stati Uniti”
Una battaglia tra il bene e il male. Lo dice Trump da sempre, lo certificano anche tanti pastori e sacerdoti che pregano in nome e per conto del neo presidente degli Stati Uniti.
E anche in virtù di quello che è successo proprio mentre stava cominciando la campagna elettorale, c’è chi ha voluto omaggiarlo in maniera speciale, ovvero dedicandogli una preghiera speciale, proprio per quello che aveva passato e che potrebbe passare da qui ai prossimi quattro anni.
A rendergli omaggio e a celebrarlo nel modo più consono e allo stesso tempo incredibile, è stato Guillermo Maldonando, uno dei pastori più noti e giudicati controversi dalle persone, ma il gesto che ha fatto nei confronti di Donald Trump ha lasciato esterrefatti, se non altro per la semplicità con la quale ha dedicato una preghiera al futuro presidente degli Stati Uniti.
“A Miami, Florida, dove ci siamo uniti in preghiera per la nostra nazione e il Presidente Trump. Siamo in una battaglia spirituale tra bene e bene il male e la preghiera sono una delle nostre armi più grandi. Abbiamo pregato su Donald Trumpchiedendo la protezione, la guida di Dio e che sia fatta la Sua volontà. Continuiamo a pregare con fede e dichiariamo che Gesù è il Signore degli Stati Uniti d’America