In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani
Appello, desiderio o sogno: quel che è certo è che Luca Ciriani lo ha confermato in una intervista alla ‘Stampa‘. L’attuale ministro per i rapporti con il Parlamento ha dichiarato che sarebbe un sogno se la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, collaborassero insieme per cambiare l’Italia. Anche se, allo stesso tempo, sa benissimo che questa è solamente una idea che rimarrà chiusa nel cassetto. Ed anche a chiave.
Nel corso dell’intervista ha fatto sapere di essere aperto ad un cambiamento, ma delle modifiche sul testo del premierato. In particolar modo sulla norma antiribaltone. Sull’abuso dei decreti, imposto dal governo Meloni, farà di tutto per cercare di dare una frenata. Queste sono alcune delle sue parole in merito al referendum sulla riforma del premierato: “E’ un qualcosa che non ci spaventa. Non sarebbe un male. Gli italiani devono poter decidere e noi crediamo che siano d’accordo con la nostra proposta“.
Ribadisce che non si tratta affatto di un qualcosa per non tenere in considerazione la possibilità di una riforma condivisa con le opposizioni. Su questo è stato molto chiari: “Abbiamo fatto di tutto, anche aver scritto un testo che è il frutto di una mediazione e venire incontro alle richieste degli altri partiti. Tutti ci hanno chiesto due cose: non toccare i poteri del presidente della Repubblica e non soffocare il Parlamento“.
Premierato, Ciriani: “Speriamo che Schlein non scappi dal confronto”
Il testo è pronto a cambiare in Parlamento: “Quando si parla di Costituzione anche le virgole sono importanti, quindi è ovvio che il Parlamento potrà intervenire, specie su alcuni punti”. Sulla norma anti-ribaltone ha precisato: “Questa norma è il punto di incontro tra una visione presidenzialista e la tradizione parlamentare nel nostro Paese. Nessuno di noi ha nascosto che avremmo preferito il cosiddetto ‘simul-simul’“.
Senza dimenticare anche un altro fattore importante e da chiarire come il premio di maggioranza del 55% che è stato inserito in Costituzione: “Sappiamo che il premio di maggioranza non può essere sproporzionato. Nella legge elettorale saranno inserite soglie minime ragionevoli. La stessa che potrebbe essere tra il 30 e 40%“.
Fino a questo momento, però, dalle opposizioni il nulla: “Mi aspetto qualcosa da Elly Schlein. Sarebbe bello che due donne, lei e Giorgia Meloni, cambiassero l’Italia insieme. Ma da una parte c’è una donna coraggiosa e determinata, dall’altra ancora non è chiaro. Speriamo che la segretaria non scappi dal confronto”.