Cirino Pomicino boccia il premierato: “Sembra uno scherzo”

L’ex ministro Paolo Cirino Pomicino in un’intervista a ‘La Repubblica’ boccia il premierato e attacca duramente il presidente del Consiglio.

Paolo Cirino Pomicino boccia il premierato. L’ex ministro in una intervista a La Repubblica si sofferma sulla riforma costituzionale proposta dal governo e non mancano le critiche: “E’ un testo che sembra uno scherzo. Mi aspettavo che il presidente del Consiglio si ritrovasse in una ortodossia europea, atlantista. Ma questa legge va in un senso unico e autoritario e sembra quasi far cadere la maschera di Giorgia Meloni”.

Cirino Pomicino intervista La Repubblica Meloni
Paolo Cirino Pomicino critica il premierato – Cityrumors.it – © Ansa

Si tratta di una legge che inventa il premierato, una formula che non la troviamo in nessun Paese – aggiunge Cirino Pomicino – una esperienza simile è stata fatta in Israele qualche anno fa, ma hanno cambiato rotta in un solo quinquennio“.

“Si trasforma il Capo di Stato in un fantoccio”

Cirino Pomicino intervista La Repubblica Meloni
Cirino Pomicino difende il Capo dello Stato – Cityrumors.it – © Ansa

Cirino Pomicino si sofferma anche sulle novità che ci saranno per il presidente della Repubblica: “Questo progetto di legge trasforma il Capo dello Stato in un fantoccio. Ma a me sembra più grave il pregiudizio che subirà il Parlamento. In più non c’è una terza via del premierato. Voglio anche dire che chi tocca le libertà dei parlamentari e quella del Paese“.

L’ex ministro conferma che “il ribaltone è sempre colpa del sistema maggioritario. Ai miei tempi non avvenivano, al limite c’erano scissioni politiche. E non registravamo dei cambi di casacca“.

“Le democrazia rischia di decadere”

Cirino Pomicino intervista La Repubblica Meloni
Cirino Pomicino attacca il premier – Cityrumors.it – © Ansa

Il premier Meloni in più di un’occasione ha detto di essere la madre delle riforme che porteranno l’Italia alla Terza Repubblica, ma Cirino Pomicino non la pensa così: “Rischia di essere la tomba, anzi il tombino, di un lungo periodo di decadenza della democrazia“.

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