Si fa chiarezza sulla polemica della decisione da parte del governo di condonare le multe a chi aveva deciso di non vaccinarsi
Covid e condono alle multe ai no-vax, una polemica che si deve chiudere. E si deve guardare in avanti e al futuro, ma non per alzare il tappeto e mettere sotto, ma per cercare di mettere uno stop su una vicenda che è stata dolorosa per tutti.
Una decisione, quella di cancellare le multe a chi non si vaccinava, ha alzato un polverone senza precedenti. Giorni di fuoco e un terreno di scontro che ha acceso il fuoco, anche all’interno della maggioranza. E soprattutto sull’articolo 21 del decreto Milleproroghe approvato lunedì in Consiglio dei ministri.
Un provvedimento inatteso che cancella del tutto e senza contestazione le sanzioni di 100 euro per gli over 50 che, durante la pandemia, avevano deciso di non vaccinarsi, per paura ma anche per ideologia in diversi casi. Si è parlato tanto e di ogni situazione, sul fatto che saranno annullate le sanzioni per quanti ancora devono pagare, ma allo stesso tempo non è previsto per chi avesse già pagato.
E c’è stato scontro anche su questo perché il Governo voleva tendere una mano anche per queste persone. Inizialmente era un’idea contenuta in una prima bozza del decreto, ma poi almeno questo era sparita. Uno scontro acceso e in ogni parte la si vedi, dall’opposizione è arrivato di tutto, ma anche all’interno della coalizione, soprattutto da Forza Italia, con Gasparri e Ronzulli in prima linea, ma da Atreju, dove si stanno avvicendando tanti esponenti del governo, si è parlato anche di questo e a farlo sono i due principali funzionari che guidano la Sanità, il ministro e il sottosegretario.
“Un atto che si doveva fare…”
Il primo a parlarne e in maniera piuttosto decisa è il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato che da Atreju, spiega nel dettaglio il motivo che ha spinto il Governo a mandare avanti questo decreto: “La cancellazione delle multe ai no vax è una ‘non notizia’: cancellare la multa è un impegno preso e lo abbiamo portato a termine. Non c’è altro. Ci saremmo meravigliati del contrario. Poi l’Aifa ha detto che chi si vaccinava non si metteva al riparo dal contagio”.
E sottolinea, con ancora più incisività, ma senza cercare lo scontro, ma solo difendendo quello che ha portato avanti il Governo: “C’è stata una pagina buia della nostra storia recente, l’abbiamo chiusa con questa misura, sburocratizzando anche una eventualità che si poteva palesare, con ricorsi che sarebbero forse costati di più dell’incasso dei singoli 100 euro. Basta, andiamo avanti“.
Chiude l’argomento il ministro della Sanità Schillaci, e lo fa senza andare nel dettaglio, ma solo cercando di far capire quanto sia importante guardare avanti e spiega: “Questa è una polemica annosa, credo che bisogna guardare al futuro e far sì che la sanità italiana migliori e si risolvano i problemi che ci sono“.
Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto dire la sua direttamente dal palco sulla faccenda delle multe condonate: “Noi oggi consideriamo sbagliato punire chi pensava che fosse un suo diritto non vaccinarsi. Però non diciamo che ha fatto male chi si è vaccinato, io stesso mi sono vaccinato“.