C’è grande attesa per il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Damilano in un’intervista a ‘La Stampa’: “La politica continua ad accendere interesse”.
Cresce l’attesa per il confronto tra Meloni e Schlein. Ancora non si hanno particolari certezze su quando avverrà il duello tra le leader, ma nelle prossime settimane ci potrebbero essere delle importanti novità. “L’obiettivo è preludere a un possibile confronto futuro e mettere al centro le loro leadership – spiega Damilano in un’intervista a La Stampa – la politica continua ad accendere interesse“.
“Da anni non ci sono confronti fra i leader – conferma il giornalista – e quindi di per sé il faccia a faccia genera una curiosità. Però in questo caso c’è una attenzione maggiore visto che si tratta di Giorgia Meloni ed Elly Schlein“.
“I punti di forza di Meloni e Schlein”
Damilano in questa intervista si sofferma anche sui due leader. “Il punto di forza di Giorgia Meloni è il suo ruolo. Quando deve parlare di cose da fare per il Paese oggi può dire ‘io faccio’. La debolezza? Ha fatto dell’underdog la sua filosofia comunicativa e negli ultimi mesi è sembrata circondata da figure che hanno sfoggiato il suo privilegio“, spiega Damilano.
Il giornalista parla anche della Schlein: “Lei può puntare sulle battaglie richieste dal Paese reale come salario minimo e sanità pubblica. Mentre la debolezza è rappresentata dalla costruzione che le è stata fatta intorno da opinionisti e molti nemici interni, di una persona incomprensibili e con un problema di comunicazione“.
“Il confronto dovrebbe essere fatto in Rai”
Per Damilano il confronto potrebbe essere fatto “in Rai, magari con un format più innovativo e con diversi giornalisti. Io sono molto contento che siano due leader donne a duellare in televisione“.
Un passaggio anche su Meloni e Schlein in corsa alle Europee: “Per la destra non c’è problema visto che Berlusconi si è candidato da premier per tre volte. Per il Pd la questione esiste. Schlein è molto attaccata all’interno del partito e penso che si stia ragionando sul fatto che una discesa in campo rafforzerebbe il suo progetto. Di certo difficile immaginare un confronto senza una candidatura alle prossime Europee“.