Il sottosegretario alla Giustizia parla con Repubblica e spiega cosa è successo al veglione di Capodanno: “Ho passato una giornata terribile”
Un Capodanno che non dimenticherà mai. Andrea Delmastro è sulla bocca di tutti per quanto avvenuto in provincia di Biella il giorno dell’ultimo dell’anno, dove una mini-pistola di proprietà del collega di partito e deputato Pozzolo ha sparato e ferito un ragazzo parente di uno della scorta del sottosegretario alla Giustizia. Forse nemmeno una sceneggiatura di un film di Mel Brooks sarebbe arrivata a tanto. “Ho passato una giornata terribile, che non riuscirò più a smaltire, mi sento veramente sfortunato…“, l’amaro commento del politico che non sa quello che pensare: “Era una festa in un Comune molto piccolo del Biellese. Anche il deputato Pozzolo ha una casa in quella zona. È passato davanti alla Pro Loco, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e l’auto di mia moglie, e ha intuito che potevamo essere lì…“.
Mentre racconta a Repubblica la dinamica di quello che pensa sia successo, Delmastro nemmeno lui crede a quello che è successo, nel senso che sembra tutto così inverosimile che sia accaduta questa situazione così grottesca e allo stesso tempo raccapricciante. “Pozzolo mi ha solo chiesto di venire a fare il brindisi di buon anno, ci conosciamo, infatti è arrivato verso mezzanotte e mezza, forse un quarto all’una, quando Capodanno era già passato, non ha fatto il brindisi con noi. E su Facebook ci sono le foto di lui che festeggia con la sua famiglia. Io stavo solo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Avevo quattro buste da portare in auto. Dalla Pro Loco alla macchina saranno 200 metri. Ero uscito con le prime due. Ritorno indietro per prendere le altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida “un botto… un botto”. Mi si gela il sangue e cerco di capire“.
In quel momento Delmastro pensa a tutto tranne a quello che poi è venuto fuori, ovvero una pistola che ha sparato e ferito una persona: “Ho pensato che fosse esploso un petardo… e invece sento la moglie che dice “ma allora non hai capito… era un colpo di pistola”. La mia scorta voleva che andassi via subito, ma io ho detto che volevo sapere cosa fosse successo al ragazzo e sincerarmi della sua situazione“. Poi tutti a cercare di capire cosa fosse accaduto e soprattutto a soccorrere il ragazzo che si era ferito alla gamba: “L’avevano messo sul tavolo al centro del salone. Era ferito alla gamba. Lui ha 31 anni. Mi ha detto che aveva vinto il premio come miglior operaio dell’anno e sperava di vincerlo di nuovo. E poi ha aggiunto: “Mi dispiace per te che avrai dei casini e non eri neppure in sala”“.
Alla polizia ha detto di non aver visto né sentito nulla di quello che era successo Riguardo all posizione di Pozzolo, Delmastro non sa proprio che dire né tanto meno cosa pensare di quanto avvenuto e del comportamento del suo collega e amico: “È una stranezza certo. Io sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì… Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire“. Il rapporto con le armi di Delmastro è abbastanza chiaro, tanto che la cronista di Repubblica chiede un po’ maliziosamente se girasse armato: “Nessuno della mia famiglia ha mai avuto un’arma perché io ho il terrore delle armi. Se spuntano foto di me armato? Sì, quando avevo sei anni ed ero vestito da cowboy..”
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