Il coordinatore di Fratelli d’Italia parla nel giorno che si apre una delle massime celebrazioni del partito
Si è fatto un gran parlare della polemica e della mancanza di rispetto che avrebbe avuto Giorgia Meloni nei confronti del suo predecessore Draghi, in riferimento alla famosa foto di Kiev, senza tener conto della precisazione della stessa Premier e anche del fatto che i rapporti tra i due sono buoni. A parlarne, proprio nel giorno dell’apertura di Atreju, una delle feste principali di Fratelli d’Italia dove non mancano i confronti, è Giovanni Donzelli a L’Identità: “Unica somiglianza fra Meloni e Draghi la reputazione che hanno nel mondo in questo momento. Il problema dell’ex premier, era che nel suo governo c’erano il Pd e M5S”.
In questi giorni di celebrazioni che ci saranno ad Atreju, dove non mancheranno i confronti perché non è un convegno o una festa di partito, ma un posto dove personaggi del mondo della politica e non si possano incontrare, dialogare e soprattutto confrontare su tutti i temi del momento o aprirne dei nuovi. Era stata inviata la Schlein, ma lei a rifiutato l’invito, ma per Donzelli non è un’occasione persa: “No, non si è persa perché il confronto ci sarà eccome. Saranno numerosi gli esponenti del Pd che interverranno: Damiano, Violante, Minniti, i governatori Emiliano e Giani, il sindaco di Roma Gualtieri, Anna Paola Concia… Giorgia Meloni non ha avuto problemi ad affrontare la platea dalla Cgil. Rispettiamo la scelta della Schlein, ma non sarà certo questo a cambiare natura alla nostra festa, che è sempre stata di confronto e sempre lo sarà.
Qualcuno ha pensato al mancato invito per Giuseppe Conte, ma la risposta di Donzelli è pronta e rapida: “Conte ha già partecipato ad Atreju, per rispetto istituzionale non commentiamo le assenze. Lo abbiamo fatto solo per chi, come la Schlein, hanno deciso di renderle pubbliche. Sulla pandemia noi siamo sempre pronti a confrontarsi, ma ora è anche giusto dare spazio alla Commissione d’inchiesta parlamentare”.
Donzelli non si tira indietro nemmeno davanti alla possibilità di poter andare ad una festa dell’Unità un giorno, anche perché, dice lui, se lo avessero invitato lui ci sarebbe andato senza problemi: “Ma certo. Vengo da una famiglia di sinistra e ho iniziato in Toscana affrontando i collettivi dei centri sociali che ci impedivano di parlare: secondo lei, se avessi paura dei fischi sarei entrato a 19 anni nel Fuan a Firenze? Anche negli ultimi tempi mi pare di aver dato prova di non essermi lasciato intimorire dalle critiche più aspre: solo chi non è sicuro delle proprie idee teme il confronto”.
L'ex presidente del Consiglio e leader del Movimento saluta il fondatore e avvisa gli alleati:…
Stefano De Martino è pronto per condurre il Festival di Sanremo. Lo ha dichiarato sul…
Si è svolto l'incontro per discutere delle modifiche da apportare alla Manovra finanziaria, note alcune…
Prima gli insulti, poi i calci e i pugni e infine le coltellate. Una lite…
In pochi lo sanno, ma con l'abbassamento delle temperature si alzano le possibilità di essere…
Cosa accade se alla chiusura della partita Iva il titolare ha ancora dei debiti con…