Elezioni in Francia, Boldrini: “Ora viene il difficile ma governeranno. Modello da seguire”

A Cityrumors.it spiega la situazione francese la deputata Dem che conosce bene lo scenario transalpino: “Non era facile andare a votare per chi si è visto sempre come un nemico, ma l’unità d’intenti ha creato qualcosa d’incredibile. Anche in Italia stiamo facendo lo stesso”

E’ stata un’autentica e clamorosa sorpresa che mai mi sarei aspettata, soprattutto dopo quanto era avvenuto alle europee e al primo turno, ma questo significa che quando ci si mobilita, a prescindere da cosa si va a votare, le cose cambiano e la gente può decidere in modo democratico. E’ la cosa che più mi ha piacevolmente sorpreso della situazione che si è venuta a creare in Francia e devo ammettere che è stata anche una piacevole sorpresa, dalla quale anche noi qui in Italia abbiamo preso già spunto“. A parlare con Cityrumors.it è la senatrice del Partito Democratico Laura Boldrini che non nascosto il suo stupore nel vedere i risultati francesi, anche perché, racconta lei stessa, che “neppure i sondaggi sono riusciti a capire cosa stava realmente accadendo e anche questo dovrebbe far riflettere”.

La senatrice
La senatrice del Pd Laura Boldrini durante una manifestazione (Ansa Cityrumors.it)

 

Molti si stanno chiedendo come sia stato possibile che possa essere accaduta una cosa del genere, senza che nessuno avesse il sentore di un ulteriore cambiamento in così poco tempo, ma per Boldrini la spiegazione è legata non solo “al timore dei francesi di vedere avanzare la destra, ma anche quello di preservare la storia della politica francese“, anche per questo motivo tante persone sono andate a votare “chi solitamente era visto come una specie di nemico perché magari non ne condivideva le idee, ma il bello della democrazia e di poter decidere in libertà è anche questo“. Adesso viene la parte difficile, come lei stesso ammette, conoscendo per bene le dinamiche che si muovono all’interno della vita politica francese, perché ci sono alcuni che, pur stando a sinistra ugualmente, vedono e valutano gli stessi argomenti avendo un approccio diverso, ma la senatrice Dem la vede con un certo ottimismo: “E’ vero che c’erano divisioni, ma queste stesse divisioni sono venute meno davanti alle urne e adesso, seppur per molti esperti, possono esserci delle divisioni, alla fine un modo per governare si troverà, anche se bisogna capire come si metterà Macron, ma credo e spero che un un governo verrà messo in piedi. E secondo me ci sarà”.

“Faremo lo stesso anche noi nella “nostra” sinistra frammentata anche perché gli argomenti che ci uniscono sono tanti”

Il leader
Il leader di LFI Jean-Luc Melenchon (Ansa Cityrumors.it)

 

Per la senatrice Dem, che nei suoi incarichi ha ricoperto anche quello di presidente della Camera, quanto arriva dalla Francia può tranquillamente essere preso come modello, ma è lesi stessa che avvisa e quasi ci riprende: “Guardi che già stiamo portando avanti un discorso di questo genere, e non solo per l’autonomia differenziata e il referendum, ma anche per altro di più possente ed evidente“.

Per Laura Boldrini è un passo avanti molto importante tanto che “Elly Schlein crede tantissimo in questo progetto e lo sta inseguendo da parecchio tempo e, a mio modo di vedere, già il dialogo che si sta portando avanti andrà bene, anche perché gli argomenti che ci uniscono non sono pochi come il salario minimo che l’attuale governo non ha nemmeno preso in considerazione quando ci siamo presentati tutti insieme per portarlo avanti, ma anche per la Sanità e cercare di mettere a posto un settore che fa acqua da tutte le parti. Non ci mancano gli argomenti per fare in Italia ciò che è stato fatto in Francia. Ci stiamo lavorando e secondo me ci riusciamo anzi ci riusciremo”

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