A Cityrumors.it parla il numero uno della Lumsa, politologo e storico delle istituzioni politiche europee: “Tocca anche noi, ma aspetterei in Salvini ad essere entusiasta, per Meloni situazione complessa soprattutto in chiave europea, dovrà essere brava…”
“Una situazione tutta da scoprire e da capire in Francia dopo il primo turno delle elezioni. Le percentuali dovranno essere tradotte in seggi, anche se queste prime percentuali ci dicono che c’è un grande malessere che ha caratterizzato la Francia da diversi anni, ma anche noi e lo percepiamo in giro in tutta Europa…“. A parlare e fare il punto della situazione con Cityrumors.it è il rettore dell’Università Lumsa il professore Francesco Bonini politologo e storico delle istituzioni politiche che, spesso, interviene in televisione per spiegare gli andamenti delle varie situazioni a livello politico europeo. E’ uno dei massimi esperti, soprattutto per quel che riguarda la Francia, la Spagna, la Germania e l’Inghilterra, anche se studia ed è appassionato della situazione politica a livello continentale.
Il professor Bonini è uno dei massimi esperti a livello nazionale su quello che sta succedendo da mesi in Francia, soprattutto per quello che è accaduto dopo il voto europeo, che secondo il politologo “parte da lontano“, precisamente dal voto delle “presidenziali di due anni fa”. Ed è per questo che molti sospettano che il presidente Macron, appena ricevuta la conferma di quanto accaduto con l’avanzamento di Rassemblement National, abbia voluto portare i francesi alle elezioni. Per Bonini “una scommessa fatta col fuoco”, anche perché, sostiene il professore, Macron “ha colto di sorpresa se stesso e i suoi del suo stesso partito e raggruppamento perché l’Assemblea Nazionale eletta appena due anni fa subito dopo le presidenziali era un insieme dei movimenti che fanno capo a Macron, ma non aveva una maggioranza assoluta, quindi non era una situazione parlamentare brillante”.
“Macron rischia di essere azzoppato se al secondo turno Le Pen conferma quella vastità di seggi”
Per il professore e politilogo Francesco Bonini “la scommessa è stata quella di forzare la situazione facendo uscire allo scoperto prima della campagna delle Presidenziali, ma è stata una scommessa molto articolata, da un punto di vista squisitamente politico, forse un po’ troppo intelligente, ora vedremo come si configurerà una camera che sarà molto complessa e difficilmente governabile. Ed è un rischio anche per noi italiani e per tutta l’Europa, non c’è dubbio”.