Le elezioni regionali in Germania non lasciano dubbi: la coalizione Scholz è in forte difficoltà. Un voto che potrebbe presto avere delle conseguenze
I risultati delle ultime Europee avevano lanciato un primo segnale di allarme per la coalizione Scholz, ma ora iniziano ad arrivare delle conferme sulle difficoltà del cancelliere. Il voto in Sassonia e Turingia da molti era visto come un esame importante a livello nazionale e i risultati parlano chiaro.
Come riportato dal Corriere della Sera, è un crollo totale dei partiti che sostengono il governo. Insieme hanno raggiunto il 15%, percentuale che rappresenta la metà dell’estrema destra. Bisogna dire che per Scholz poteva andare anche peggio considerando che i suoi socialdemocratici hanno ottenuto tra il 6% e il 7% in Turingia e in Sassonia. Dato sicuramente in crescita rispetto ai sondaggi, ma che conferma un momento non facile per il governo e per il leader tedesco.
Vittoria dell’estrema destra anche se solo simbolica
A vincere è l’estrema destra. Afd in Turingia con Bjorn Hocke è andato a ottenere il 33,1% dei voti diventando il primo partito. Leggermente più bassa la percentuale avuta in Sassonia (30,5%) dov è stata superata dalla Cdu (31,7%), ma si tratta comunque di un risultato importante e che conferma una crescita esponenziale di questo partito.
Ma allo stesso tempo si deve parlare di un successo simbolico. Sia in Sassonia che in Turingia, infatti, non riuscirà a governare da sola e difficilmente gli altri partiti decideranno di allearsi con il partito di estrema destra. Ma comunque il risultato di Afd conferma una crescita importante ottenuta in questi ultimi mesi e per questo motivo c’è molta soddisfazione per quanto successo alle urne in questo weekend.
La situazione di Scholz
Le elezioni hanno confermato un calo di Scholz, ma non un crollo come preventivato dai sondaggi. Questo non dovrebbe portare il cancelliere a prendere decisioni molto drastiche. Continuerà a restare alla guida del Paese e lavorerà per cercare di trovare una soluzione a questa discesa dei consensi.
Il suo mandato si avvicina ormai alla scadenza (nel 2025 sono trascorsi quattro anni) e per questo motivo c’è bisogno di un cambio di passo per poter sperare in una conferma. Di certo dalla Sassonia e dalla Turingia non arrivano buone notizie per il cancelliere tedesco e per i partiti che lo sostengono.