In merito alla questione delle elezioni regionali è intervenuto Paolo Zangrillo: il ministro ne ha parlato in una intervista rilasciata al ‘Secolo XIX’
In quest’ultimo periodo, nel mondo della politica, non si sta parlando d’altro se non delle elezioni regionali. Un argomento che sta scatenando non pochi dubbi, polemiche e molto altro ancora. Soprattutto per il centrodestra stesso. A cercare di riportare un po’ la calma ci ha pensato direttamente Paolo Zangrillo. L’attuale ministro della Pubblica Amministrazione ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al ‘Secolo XIX‘.
Queste sono alcune delle sue parole: “Le fibrillazioni sulla scelta dei candidati ci sono e sono naturali. Il valore dell’unità della coalizione prevale sempre. No al terzo mandato dei governatori. Si rischia la creazione di rendite di potere eccessive. Quando si avvicina una competizione elettorale ogni partito cerca di ribadire le proprie caratteristiche e si preoccupa della propria prospettiva individuale. Il cdx è composto da partiti che hanno riferimenti e storie solide. Le scaramucce sui candidati sono fisiologiche“.
Non sono affatto mancate le polemiche in merito alla candidatura a presidente della regione Sardegna: “Mi sembra che si stia andando verso una composizione delle diverse posizioni, con l’obiettivo di presentarsi non come una coalizione litigiosa ma come uno schieramento che fa prevalere il valore dell’unità sull’interesse dei singoli”.
Come annunciato in precedenza ha sempre ribadito di non essere d’accordo sulla questione del terzo mandato per i governatori: “Condivido la linea del mio segretario Tajani. C’è differenza tra valutare il terzo mandato per i sindaci di Comuni medio-piccoli e per i governatori. Nel primo caso ha senso“. Sui presidenti di Regione: “Quando parliamo di governatori penso che la continuità garantita dai dieci anni sia un tempo significativo“.
In Liguria è caos dopo che l’ex capogruppo della Lista Giovanni Toti in Regione, Angelo Vaccarezza, ha lasciato il governatore per ritornare in Forza Italia: “Altro che estinzione dopo la morte del fondatore e leader Silvio Berlusconi, si sta verificando l’effetto contrario. Molti elettori di FI stanno vivendo una fase in cui si riconoscono nei valori centristi. Vaccarezza è un amico. Dopo l’avvicinarsi a Toti ha vissuto una situazione di disagio che lo sta portando nuovamente da noi“.
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