Manca davvero poco e i due candidati se le dicono di tutti i colori, con The Donald che minaccia perfino i media
Ci siamo. Sale la febbre e anche un po’ di tensione per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti tra Donald Trump e Kamala Harris, attuale vice-presidente degli Usa e vice di Joe Biden.
Ormai manca davvero poco, è questione di ore e di situazioni che si accavallano. La campagna elettorale tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump è stata micidiale senza esclusioni di colpi, con i due candidati che hanno puntato parecchio su alcuni stati chiave che possono andare dalla Florida alla California, ma sena dimenticare tre stati considerati che da sempre vengono in bilico il North Carolina, la Georgia e l’Arizona.
I due non si sono risparmiati e se le sono dette di ogni genere. “Abbiamo superato ogni attacco, ogni abuso e persino due tentativi di assassinio“, ha detto Trump in un comizio a Gastonia, in North Carolina che non fa che ricordare che lui è stato oggetto di ben due attentati. The Donald, in questa lunga campagna elettorale, cominciata con Biden e poi terminata con Kamala Harris ha attaccato i due e ha detto che se con loro al comando si è frantumato il “sogno americano”, garantendo che con lui tutto tornerà e più bello e forte di prima.
Non solo. Trump ha anche avvisato che se Harris vincesse, “ogni città americana verrebbe trasformata in uno squallido e pericoloso campo profughi“, non certo una frase conciliante e poco importa dei voti di tanti immigrati che poi sono diventati cittadini americani a tutti gli effetti e non sono pochi.
C’è da considerare un aspetto del voto presidenziale Usa, ovvero che oltre 75 milioni di elettori americani hanno già votato per eleggere chi andrà alla Casa Bianca tra Donald Trump e Kamala Harris. Ad assicurarlo è l‘Election Lab dell’Università della Florida, che sta controllando e monitorando le informazioni sulle dichiarazioni elettorali in tutto il Paese. Secondo gli ultimi dati, ciò include circa 41 milioni di voti anticipati di persona e più di 34 milioni di schede elettorali inviate per posta.
E tra questi che hanno votato c’è anche Kamala Harris, vice presidente Usa e candidata democratica alla Casa Bianca che dice di aver votato per corrispondenza. “Ho appena completato il mio voto per corrispondenza“, ha detto durante un breve scambio con i giornalisti a Detroit, nel Michigan. “La mia scheda è in strada per la California“, il suo Stato d’origine, ha aggiunto Harris.
A far discutere è sempre Donald Trump che ribadisce i suoi attacchi all’Europa e la minaccia di alzare i dazi qualora dovesse vincere le presidenziali, sempre più infuocate alla vigilia. “Le nazioni europee ci stanno derubando. Pensano che stiamo stupidi“, ha detto il tycoon in un comizio in Pennsylvania perfino improvvisando un’imitazione di Angela Merkel con tanto di accento tedesco. “L’Europa sembra così carina, ma è tremenda”, ha attaccato ancora.
Sta facendo discutere inoltre alcune frasi di Donald Trump che, dopo le pistole da puntare contro Liz Cheney, The Donald attacca a testa bassa la stampa dicendo che non gli “dispiacerebbe se qualcuno sparasse ai media“. E ancora con tono quasi rabbioso ha aggiunto Trump frasi davvero scioccanti che “per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto“, ha detto durante un comizio in Pennsylvania definendo i media “gravemente corrotti”.
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