In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Germania e Francia non hanno voluto perdere un solo minuto in più e stanno facendo di tutti per salvare le industrie contro il caro energia. Tanto da attuare un piano di aiuti. Nel frattempo, invece, il nostro Paese è preoccupato per le ricadute per quanto riguarda i termini di concorrenza e di competitività. In merito a questo argomento sono arrivate le dichiarazioni di Adolfo Urso. L’attuale ministro delle Imprese e del ‘Made in Italy’ ne ha parlato in una lunga intervista che ha concesso al ‘Corriere della Sera‘.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Credo che la strada della cooperazione industriale europea sui reattori di nuova generazione nucleare sia quella giusta per una soluzione strutturale ed unitaria. Allo stesso tempo tenderebbero a favorire il processo di decarbonizzazione. Questo argomento sarà all’ordine del giorno della prossima trilaterale Italia-Francia-Germania sulla politica industriale di Parigi“.
Poi ha continuato dicendo: “Recessione? È importante il giudizio delle tre agenzie di rating. Le stesse che hanno giudicato il nostro debito pubblico pienamente sostenibile. Per Fitch è dovuto alla dimensione ampia della nostra economia e alla coesione della coalizione di governo, considerati due elementi di stabilità importanti“.
Urso: “Al taglio del cuneo fiscale 11 miliardi”
L’obiettivo del governo è quello di rilanciare i consumi e sostenere gli investimenti. Senza dimenticare che un altro obiettivo da raggiungere è quello di continuare a crescere: “Concentrando le risorse su imprese e lavoro e accelerando sulle riforme. Abbiamo realizzato la legge annuale sulla concorrenza. Non solo: faremo anche la legge annuale sulle Pmi prevista 12 anni fa e mai portata in Parlamento“.
Questione cuneo fiscale, ci sono importanti novità: “Al taglio del cuneo fiscale destiniamo 11 miliardi di euro. Mai nessun governo negli ultimi anni era riuscito a mettere in campo un taglio complessivo di questa portata. È nostra intenzione estenderlo e renderlo strutturale nell’arco della legislatura. Tutte le risorse disponibili sono destinate al lavoro e alle imprese”.
Sulla Transizione 5.0: “Abbiamo sempre sostenuto che per incrementare Industria 4.0 avremmo utilizzato le risorse derivanti dalla riprogrammazione del Pnrr in corso di definizione attraverso il RePowerEU. Siamo fiduciosi di ottenere circa 5 miliardi di euro che destineremo appunto al nuovo Piano Transizione 5.0 per investimenti in efficientamento energetico. Risorse che integreranno il Transizione 4.0, in vigore fino al 2025, che può già contare su 3,4 miliardi annui“.
In conclusione si è soffermato sull’ex Ilva: “Sarà un asset strategico del Piano siderurgico nazionale. Stiamo definendo l’Accordo di programma. In questi giorni ho partecipato all’inaugurazione di due nuovi importanti stabilimenti, a Brescia e a Sondrio. L’industria italiana non ha alcuna intenzione di mollare“.