Mannheimer: “Divergenze maggioranza sull’Ucraina? Nessuna crisi. Vi spiego perché”

Il sondaggista Mannheimer in esclusiva ai nostri microfoni: “Il premier Meloni isolato in Europa? Assolutamente no. Avrà un ruolo importante”.

Prime tensioni all’interno della maggioranza sull’Ucraina. Il premier Meloni conferma la volontà dell’Italia di aiutare Kiev attraverso scelte mirate. Una linea condivisa da Tajani mentre Matteo Salvini ha ribadito il suo no all’invio di armi.

Posizioni diverse che potrebbero creare non pochi problemi al governo. Non è di questo avviso Renato Mannheimer, che ai nostri microfoni in esclusiva analizza la situazione e conferma che ad oggi non ci sono i rischi per una crisi.

Mannheimer: “Nessuna crisi di governo all’orizzonte”

Renato Mannheimer, nelle ultime ore ci sono divergenze nella maggioranza sull’Ucraina. Posizioni differente che potrebbero apre una crisi di governo?

“Assolutamente no, non vedo questo rischio al momento. E’ vero che ci sono divergenze sull’Ucraina, ma queste differente non mettono in crisi la maggioranza. La politica estera è un tema importante anche se non da spaccare un governo. Senza dimenticare che a diversificare la posizione è stato Salvini, che rappresenta ormai la minoranza del centrodestra e non ha un ruolo primario come qualche anno fa“.

Nei giorni scorsi sempre Salvini ha chiesto al premier Meloni di seguire la Lega nei patrioti d’Europa altrimenti rischia di restare isolata in Europa. E’ un rischio reale?

“Non penso proprio che il premier Meloni rimanga isolata in Europa. Ricordiamo che la leader di Fratelli d’Italia attualmente ricopre il ruolo di presidente del Consiglio di un Paese importante come il nostro. Inoltre, le ultime elezioni le hanno dato una fiducia importante e, quindi, secondo me il voto del nostro primo ministro conterà molto. Inoltre, fa parte del suo gruppo e continuerà a restarci. Tutta questa operazione rischia di far male solamente a Orban e non sicuramente a Giorgia Meloni“.

Giovedì 18 il voto in Europa su von der Leyen. Ci sarà il bis oppure si punterà su un nome differente?

“Chi lo sa. Non prevedo assolutamente il futuro. Non so come finirà la questione, ma alla fine penso che si punterà su un von der Leyen bis in Europa“.

“La Schlein porterà il Pd a crescere”

La Schlein ha annunciato la volontà di portare il Pd al governo tramite le elezioni. Una segretaria Pd che dopo le ultime elezioni ha un atteggiamento sicuramente differente.

“Il cambio di passo del Pd è avvenuto quando la sua segretaria ha iniziato a fare campagna elettorale su temi concreti come occupazione e sanità e ha lasciato perdere le cose sulle quali ha sempre insistito in futuro. Questo ha permesso di recuperare voti e sono sicuro che in futuro si continuerà a crescere. A sinistra c’è un problema di alleanze e, quindi, non sappiamo cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Ma sicuramente i dem possono continuare la risalita e diventare il partito di riferimento della coalizione”.

Questo significa che Conte ad oggi non potrà essere il leader della coalizione.

“Non credo che Conte possa rivendicare ad oggi il ruolo di leader del centrosinistra. Il futuro del MoVimento 5 Stelle dipenderà solamente da loro. In questo momento il partito è stato sicuramente indebolito dalle ultime elezioni. Ma cosa succederà nei prossimi mesi non lo possiamo dire. Non è da escludere che recuperino il terreno perso. Per il momento l’ex premier non può pretendere di guidare la coalizione di centrosinistra“.