In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuta la deputata del Partito Democratico, Laura Boldrini. Quest’ultima si è soffermata sullo scontro tra Elly Schlein e Giorgia Meloni
In vista delle prossime elezioni Europee (si terranno nel mese di giugno) Laura Boldrini ha voluto fare il punto della situazione con qualche precisazione. Lo ha fatto nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. La segretaria del suo partito di appartenenza, Elly Schlein, sta seriamente pensando di candidarsi. Alla domanda se questa scelta possa, in qualche modo, tendere a penalizzare le donna ha dichiarato: “La Schlein sta facendo un ottimo lavoro per rinnovare il Pd e aprirlo verso l’esterno.
L’obiettivo è anche quello di valorizzare le donne che si trovano all’interno di questo partito. Per il semplice fatto che lei è una femminista. Questo impegno si tradurrà anche nella formazione delle liste delle Europee. Bisogna tener presente che non si tratta di liste bloccate come alle politiche. In queste elezioni contano le preferenze“.
Una polemica, quella sulle donne, che prosegue sempre di più: “Bisogna trovare delle figure femminili autorevoli con l’obiettivo di valorizzarle. La posta in ballo alle elezioni è molto importante. Si confrontano due visioni opposte della Ue. Si decide tra l’Unione Europea delle nazioni e gli Stati Uniti D’Europa. Le destre nazionalista optano per le prime. Noi vogliamo una maggiore integrazione politica europea per contare di più nella sfera globale“.
Europee, Boldrini: “Non dobbiamo ridurle a sfida Meloni-Schlein”
Sempre in riferimento alle Europee fa sapere: “Ci vogliono delle candidature tarate su questa sfida e che non dobbiamo ridurle a sfide tra leader. Meloni-Schlein? Questo sarebbe davvero riduttivo. Il confronto è tra idee e progetti per quanto riguarda il futuro dell’Europa”.
Sulle ultime parole di Romano Prodi (“Una presa in giro se Schlein si candidasse per non andare in Europa“), fa sapere: “E’ un altro punto. C’è chi lo considera un metodo per aumentare i consensi. Su questo la Schlein ha consenso popolare anche fuori dall’elettorato tradizionale del partito. Se vince l’Europa delle nazioni finisce l’Ue”.
In conclusione: “In ogni caso rispetterò la sua decisione su quello che vuole fare. Sono sicura che lei non penalizzerà affatto le donne. Ne pescherà anche tra chi, spesso, si è astenuto. Anche se queste sono solamente ipotesi visto che di concreto non c’è ancora nulla“.