Il politologo Orsina in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ sulle prossime Europee: “Ci sarà una svolta, non una evoluzione. E sul governo…”.
Il nuovo anno si è aperto ormai da qualche ora e a breve la campagna per le elezioni europee dovrebbe entrare nel vivo. Giovanni Orsina, politologo, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, fa il punto sul voto previsto per giugno: “Penso più ad una svolta che ad una rivoluzione. Sono comunque un puzzle importante, ma non danno un vincitore che guiderà l’Unione. La governance europea è molto complessa“.
“Secondo me andremo incontro ad uno slittamento verso destra – aggiunge Orsina – questo condizionerà senza dubbio lo sviluppo del quadro nei prossimi anni, ma penso che alla fine la maggioranza Ursula per resterà“.
Gli effetti sul governo italiano
Le Europee potrebbero avere degli effetti sul governo italiano. “Ci potrebbe essere una destabilizzazione del governo. Ma se gli alleati dovessero andare male avrebbero davvero poca forza e spazi di movimento. Questo significa che potrebbero chiedere di più, ma non tirare la corda“, spiega Orsina.
“Politicamente dobbiamo dire che Fratelli d’Italia si sta tenendo la sua comfort zone e non occupando spazi di Lega e di Forza Italia e, soprattutto, non sta diventando il partito conservatore di massa come alcuni immaginavano“, aggiunge il politologo.
“Pd e M5s devono mettersi insieme”
Orsina si sofferma anche sul futuro del Pd e M5s: “Di certo se vogliono avere un futuro devono mettersi insieme. Per la Schlein tornare in competizione è fondamentale. Mentre per Conte del governo interessa fino ad un certo punto. Guardando alle politiche, la contesta riguarda soprattutto chi sarà in grado di guidare la coalizione“.