Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto il presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccini: quest’ultimo si è soffermato sulla questione Europee
Il condizionale, in queste occasioni, è d’obbligo: Elly Schlein potrebbe seriamente candidarsi, con il Pd, in vista delle elezioni Europee. Su questo anche Stefano Bonaccini, attuale presidente del Partito Democratico, ne ha parlato in una intervista al “Quotidiano Nazionale“. Affermando che la scelta e la valutazione dipende solamente da lei e da nessun altro.
Poi ha continuato dicendo: “Se lo dovesse fare come capolista in tutti i collegi allora mi verrebbe da dire che tutto questo sarebbe sbagliato. A differenza di Fratelli d’Italia noi non siamo il partito di un capo, di un uomo o una donna sola al comando. E disponiamo di una classe dirigente credibile nei territori“.
Sulla premier Giorgia Meloni, invece, ha aggiunto: “A parer mio credo che lei, invece, abbia il problema opposto visto che tende a rappresentare la guida monocratica di un partito che non brilla per gli esponenti che può mettere in gioco e che, a volte, sono motivo di imbarazzo per la premier, come vediamo anche in questi giorni“.
Non si è fatta attendere la domanda in merito ad una sua possibile candidatura in vista delle Europee: “In questo momento il mio primo ed unico impegno si chiama Emilia-Romagna: il prossimo autunno saranno 10 anni di governo molto impegnativo di una Regione che ha raggiunto i vertici nazionali per economia, welfare, innovazione, nonostante le emergenze che ci hanno colpito. Non ciò che preferisco o mi convenga personalmente: sono a disposizione del mio partito, mai chiesto nulla per me“.
In conclusione, però, ha mostrato una certa preoccupazione su una vicenda che gli sta molto a cuore: “Vedo una mancanza di visione da parte di chi è al comando di questo Paese. Il rischio è quello di finire ai margini dell’Europa. L’Italia ha rotto con gli altri Paesi sul Mes. Siamo rimasti soli contro il resto del mondo, questa è la politica sovranista. Per un Paese che vive di importazione di materie prime e di esportazione di prodotti di qualità, che ha un debito pubblico alto e che dovrà rendicontare quasi 200 miliardi di Pnrr è da irresponsabili“.
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