In una intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Altro che passo indietro o possibile ripensamento: Adolfo Urso è concentrato sulla fusione nucleare e soprattutto quello di raggiungere l’obiettivo de 2050. Ovvero quello di centrare la sicurezza e, di conseguenza, anche la transazione energetica. Allo stesso tempo, però, ha precisato che bisogna andare avanti nell’investire sulle maxi-multinazionali dei chip. Proprio come quelle giapponesi.
Si tratta di una vera e propria promessa quella che ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al “Messaggero”. Nel corso della Cop28 è stato definito un importante accordo per triplicare la produzione di energia nucleare. Anche se, in merito a ciò, ribadisce che il nostro Paese è chiaramente indietro: “Nonostante questo, però, le imprese italiane sono avanti.
In questi anni hanno continuato a sviluppare il settore nucleare laddove potevano farlo, cioè all’estero. Sono stato recentemente in Slovacchia dove ho inaugurato il terzo reattore nucleare della centrale di Mochovce (prodotto da Enel), che garantirà una produzione pari al 14% di quel che serve al sistema elettrico di quel paese. Il gruppo è impegnato anche nella realizzazione del quarto reattore in funzione nel 2025. Lo stesso che garantirà l’autonomia della Slovacchia ed energia da esportare”.
Poi ha continuato dicendo: “La stessa Enel è in prima linea su questo fronte con Endesa in Spagna. Anche Ansaldo Nucleare ha rilanciato su questo fronte in Romania con la centrale di Cernavoda. Sul lavoro di ricerca avviato da Eni sulla fusione, anche l’Italia accelererà come confermato dal premier Giorgia Meloni. Senza dimenticare le imprese impegnate sul nucleare di terza avanzata e di quarta generazione”.
Poi aggiunge: “Con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, siamo d’accordo sullo sviluppo di un Piano che parta dalla formazione e dallo sviluppo della tecnologia sul nucleare avanzato. La terza generazione avanzata dovrebbe essere pronta nel 2030, la quarta forse nel 2040“.
Sulle rinnovabili ha voluto concludere: “La nuova norma del Decreto energia consente all’Enea di individuare precisi criteri di qualità sulla base dei quali rilasciare dei certificati per gli impianti fotovoltaici. Gli stessi che tengano conto della sostenibilità e risparmio del suolo”.
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