In una intervista rilasciata al quotidiano “Secolo XIX” è intervenuto il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Tanti gli argomenti che sono stati trattati
Nel corso di una intervista che ha rilasciato al “Secolo XIX” ha parlato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Al noto quotidiano ligure si è soffermato a parlare della mareggiata che ha colpito proprio la regione in questione. Tanto da annunciare che, dal governo, sono in arrivo degli importanti fondi per quanto riguarda il Pnrr (Piano Nazionale ripresa e resilienza). Ovvero pronti 800 milioni di euro per le coste.
Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che il governo è pronto a battersi con l’Unione Europea per quanto riguarda la questione di tutelare i balneari. In tutto questo, però, fa sapere che c’è certezza. Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che non c’è nessuna garanzia in merito all’esito. Il ministro, infatti, nel corso dell’intervista mostra tutta la sua fiducia su questo aspetto. Poi ha precisato: “Sull’erosione ok alla ricognizione. In questo modo controlleremo che i soldi stanziati siano stati spesi dalle regioni“.
Il governo targato Giorgia Meloni, fa sapere il ministro, che intende tutelare questo importante tessuto imprenditoriale. “Allo stesso tempo faremo valere le nostre ragioni in Europa” aggiunge. Successivamente si è soffermato a discutere di uno studio che arriva direttamente dalla Marina Militare. Ed in questo caso i risultati preoccupano e non poco: “Si prevede che, tra almeno 100 anni, diversi chilometri di costa saranno completamente sommersi dal mare“.
Non solo, ci ha tenuto anche a respingere alcune polemiche e critiche che si erano andate a creare nell’ultimo periodo. Ovvero per una possibile mancanza di fondi ed altro. In merito a questo ha ribadito spiegando: “Ovviamente non sono le risorse economiche che ci mancano. Quello che non abbiamo è una sana pianificazione e programmazione in merito“.
Questione cambiamento climatico, su questo fa sapere: “Non mi sembra affatto che gli interventi siano stati particolarmente corposi“. In conclusione sul “piano mare” precisa: “Per la prima volta abbiamo messo al centro un provvedimento l’elemento mare, a 360°. Va migliorato ed integrato, questo è il lavoro che faremo nei prossimi mesi e anni. Tutto questo rappresenta il primo concerto passo dopo decenni di deserto“.
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