Governo, Tajani risponde alle polemiche: “Nessuna offesa ai magistrati”

In una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani

In questi ultimi giorni, nel mondo della politica, non si sta parlando d’altro se non della questione riguardante il tema della giustizia. Lo stesso che, a dire il vero, ha scatenato moltissime polemiche e critiche da parte di tantissimi esponenti. Così’ come non si è fatta attendere la bordata da parte dell’Associazione nazionale dei magistrati che ha aspramente criticato il provvedimento sulle pagelle nei confronti proprio dei magistrati.

Intervista alla 'Repubblica'
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Furia da parte del numero uno, Giuseppe Santalucia, che ha affermato “giudici e pm non sono dei scolari”. In merito a questo caos sono arrivate anche le parole da parte di Antonio Tajani. L’attuale ministro degli Esteri e vicepremier ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Repubblica“. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Non credo ci sia alcuna offesa nei confronti dei magistrati. Tutti noi siamo soggetti a valutazione“.

Poi ha continuato dicendo: “I politici sono giudicati dagli elettori, i militari dai loro superiori, e via dicendo per le altre professioni. Lo stesso discorso vale per i test psicoattitudinali”. Proprio su questi ultimi test, però, non si faranno: “Con il ministro Nordio si è deciso che non era il caso che questa misura andasse nella legge delega. Non era il momento giuridico, ecco. Ma i test psico-attitudinali li fa chiunque partecipa a un concorso pubblico“.

Tajani risponde alle polemiche: “Non capisco questa irritazione”

Rimanendo sempre in questo tema ha precisato: “Sarà un riflesso del fatto che sono padre di una psicoterapeuta, ma onestamente non vedo motivo di irritarsi. Il dibattito di questi giorni non fa che riproporre l’urgenza di una riforma della giustizia”. Invece, ritornando alla questione del governo, sulle riforme che riguardano il premierato e l’autonomia fa sapere: “Stiamo parlando di tre grandi riforme che devono viaggiare di pari passo.

Intervista alla 'Repubblica'
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Noi di Forza Italia auspichiamo che le nuove norme sulla giustizia procedano speditamente. Nel giro di un anno la riforma della giustizia deve essere portata a compimento. La separazione delle carriere non mortifica i magistrati ma esalta il ruolo del giudice terzo. Essere garantisti non significa non mandare i delinquenti in galera. Questa riforma non può non contenere le norme sulla giustizia civile. È inammissibile che oggi ci siano 3 milioni di cause pendenti. Anche perché questi ritardi pesano per 3 punti sul Pil”.

 

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