Guerra Israele, Casini non ha dubbi: “Vanno difesi, senza dimenticare i palestinesi”

In merito a quanto sta accadendo in Medio Oriente sono arrivate le considerazioni da parte di Pier Ferdinando Casini. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista al ‘Messaggero’

23mo giorno di conflitto quello che si sta verificando nel Medio Oriente tra Israele ed Hamas. Inutile ribadire che il numero delle vittime, con il passare delle ore, sta aumentando inesorabilmente. Sia da una parte che dall’altra. Stesso discorso vale anche per i feriti. Un continuo lancio di razzi, bombe, missili e molto altro sta distruggendo Gaza e non solo. L’Europa e tutto l’Occidente osserva scioccato quanto sta accadendo.

Intervista al 'Messaggero'
Pier Ferdinando Casini (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

In merito a quanto sta accadendo ha voluto esprimere il proprio pensiero anche un personaggio politico italiano. Stiamo parlando di Pier Ferdinando Casini. L’ex presidente della Camera del centrodestra ne ha parlato al ‘Messaggero‘. Queste sono alcune delle sue parole che ha rilasciato al noto quotidiano: “Israele va difeso, ma non dobbiamo dimenticare il popolo palestinese, bisogna evitare il rischio di “lasciare ad Hamas la causa di Gaza”.

Medio Oriente, Casini: “Non si può lavorare per lo Stato palestinese”

Il politico felsineo ha continuato dicendo: “Per quanto riguarda questa situazione pesano anche i ritardi dell’Occidente sulla questione palestinese”. Tanto è vero che ha voluto esprimere i suoi dubbi sulla “convinzione” per quanto riguarda la formula dei “due popoli due Stati”. In merito a ciò ha ribadito dicendo: “Non si può lavorare credibilmente per lo Stato palestinese non dicendo una parola sugli insediamenti illegali da parte degli israeliani nei territori occupati.

Intervista al 'Messaggero'
Pier Ferdinando Casini (Ansa Foto) Cityrumors.it

Come si fa a non capire che la politica estremista ha finito per rafforzare Hamas e a delegittimare completamente la già delegittimata autorità palestinese?”. In conclusione non le ha mandate a dire soprattutto a chi ha scommesso sulla crescita dell’entusiasmo che si sta verificando nel campo palestinese.

Chi conosce la politica internazionale sa che Hamas è prosperata grazie a una certa tolleranza da parte di chi voleva approfittare della situazione per indebolire l’autorità palestinese. Purtroppo ci si è riusciti, ma il risultato è stato il rafforzamento di Hamas che persegue una strategia planetaria di annientamento dello Stato ebraico”.

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