In merito a quanto sta accadendo in Israele sono arrivate le parole da parte di Stefania Craxi: quest’ultima ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’
Direttamente dalla Puglia, precisamente sia a Brindisi che a Lecce, dove rappresenta il ruolo di presidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama, è intervenuta Stefania Craxi. La figlia di Bettino ha voluto rilasciare una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno‘ dove ha voluto fare il punto della situazione in merito a quanto sta accadendo in Israele. Soprattutto il ruolo dell’Italia in questo conflitto che sta andando avanti da quasi due mesi.
Alla domanda su quale ruolo può svolgere il nostro Paese in questo conflitto la risposta non si è fatta assolutamente attendere. Queste le sue parole: “Sono certa che l’Italia, in questo difficile momento, stia svolgendo un ruolo molto attivo dal punto di vista umanitario. Anche perché stiamo lavorando per la realizzazione di un ospedale da campo ed anche politico”.
Poi ha continuato dicendo: “Fin dalle prime ore del conflitto abbiamo dispiegato un’azione diplomatica importante tesa a favorire ogni misura di de-escalation. Lavoriamo per scongiurare un contagio regionale e il degrado delle relazioni nell’area e, in sinergia con i partner internazionali e europei“.
Guerra Israele, Craxi: “Importante ragione a percorso di pace”
Allo stesso tempo la Craxi ha ribadito dicendo che il nostro Paese è attivo su più fronti. In primis quello di fermare, una volta e per tutte, i flussi di denaro che sono diretti verso Hamas. “Per storia e attitudine siamo poi impegnati a immaginare e offrire un contributo per il dopo conflitto. È importante ragionare già da ora sul futuro di Gaza e la ripresa di un percorso di pace“.
Dopo qualche giorno in cui era stato trovato un accordo, tra le due parti, in merito alla tregua, la stessa pare che sia stata violata. Tanto è vero che sono ripresi i combattimenti. Proprio nelle ultime ore la notizia di molte vittime in un ennesimo attacco. Sulla questione degli ostaggi, che in piccola parte sono stati rilasciati, ha aggiunto: “In questo caso credo che bisogna essere realisti.
L’idea di consolidare la pausa per trasformarla in un cessate il fuoco più stabile è fallita. Almeno per il momento. Parlare in questo frangente di tregua è prematuro. Hamas, come dimostra l’attentato a Gerusalemme Ovest, non solo non intende cessare gli attacchi ma vorrebbe portare la lotta al di fuori della Striscia“.