Il 2023 ci ha lasciato da poco e con lui chiudiamo un anno di politica molto intenso. Dagli addii di Berlusconi e Napolitano ali migranti: rivivi con noi cosa è successo in questi 365 giorni.
Abbiamo lasciato da qualche ora il 2023. E’ stato un anno molto complicato anche dal punto di vista politico, il primo con un premier donna alla guida del nostro Paese. Diverse le battaglie tra maggioranza e opposizione, ma anche momenti di dolore che ha unito entrambe le parti come i decessi di Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano.
Insomma, un 2023 che difficilmente dimenticheremo Andiamo a rivivere quanto successo in questo anno di politica, che ha accompagnato il nostro Paese in un 2024 che si preannuncia fondamentale viste le elezioni europee.
Il 2023 della politica italiana
Si inizia da gennaio con l’incontro a Palazzo Chigi tra il premier Meloni e il presidente von der Leyen. A febbraio il primo via libera all’autonomia differenziata e le vittorie di Rocca e Fontana in Lazio e Lombardia.
Nel mese successivo la tragedia di Cutro e il conseguente decreto contro l’immigrazione che ha portato ad uno scontro all’interno del Parlamento. Ad aprile la vittoria di Fedriga in Friuli Venezia Giulia e a maggio il taglio del cuneo fiscale.
Giugno con il primo lutto visto il decesso Silvio Berlusconi. Una morte che porta il governo ad accelerare sulla riforma della giustizia. Tra luglio e agosto stretta sui vitalizi e fiducia alla ministra Santanché dopo il servizio di Report. Ma si è dscisusso anche di salario minimo e della violenza sulle donne dopo i fatti di Caivano.
Alla ripresa dei lavori in Parlamento l’addio a Giorgio Napolitano. Un mese dopo Giorgia Meloni si separa a Giambruno. A novembre si inizia a discutere di un altro provvedimento chiave come quello del premierato e viene annunciato l’accordo con l’Albania sui migranti. A dicembre la manovra, il Mes non passato alla Camera e le proteste dei sindacati. Insomma, un 2023 che difficilmente sarà dimenticato dalla politica.