Premierato, Balboni (FdI): “Ci saranno poche modifiche. Ecco quali”

Alberto Balboni, senatore di FdI e presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama, in un’intervista a ‘La Stampa’ si sofferma sul premierato.

La discussione per il premierato è pronto ad entrare nel vivo. Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali, in un’intervista a La Stampa conferma che ci saranno delle modifiche.

Balboni intervista La Stampa premierato
Balboni sul premierato – Cityrumors.it – © Ansa

Prima servirà un confronto con la maggioranza – sottolinea Balboni – ma l’intenzione è quella di modificare la nomina del secondo premier. Questa potrebbe avvenire solo in caso di impedimento fisico permanente o morte del presidente del Consiglio. Altrimenti si torna al voto. L’altra novità che ho in mente è quella di introdurre un limiti di due mandati consecutivi. Infine, il primo ministro potrebbe proporre la revoca dei ministri al Capo dello Stato“.

“Ecco quando discuteremo la nuova legge elettorale”

Balboni intervista La Stampa premierato
Balboni sulla nuova legge elettorale – Cityrumors.it – © Ansa

Non solo il premierato, ma nei prossimi mesi entrerà nel vivo anche la discussione sulla nuova legge elettorale. “E‘ tutto in mano al ministro Casellati, ma immagino che dopo le prime due letture del premierato inizierà il dibattito. E’ auspicabile che sia un provvedimento di iniziativa parlamentare e non governativa“, spiega Balboni.

Legge elettorale che dovrebbe prevedere al suo interno anche il premio di maggioranza. “Questo tema non va inserito nel premierato – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – noi introdurremo solo il principio della governabilità e della rappresentanza, togliendo qualsiasi riferimento al premio“.

“Senatori a vita? Alcuni non si sono quasi mai visti in Aula”

Balboni intervista La Stampa premierato
Balboni sui senatori a vita – Cityrumors.it – © Ansa

Da parte di Balboni nessuna intenzione di fare un passo indietro sui senatori a vita: “Alcuni non si sono quasi mai visti in Aula. E nelle rarissime volte in cui erano presenti, potevano con il loro voto alterare la fiducia ad un governo. Possiamo premiarli in un modo differente“.

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