Michaela Biancofiore, vicepresidente di Coraggio Italia, in un’intervista a ‘L’Identità’ spiega perché per lei Meloni sarà l’erede di Silvio Berlusconi.
“Giorgia Meloni sarà l’erede di Silvio Berlusconi“, a dirlo è Michaela Biancofiore in un’intervista a L’Identità. La vicepresidente di Coraggio Italia motiva in questa intervista anche il perché di questa idea: “Il premier è populista e di massa. Solo con il Ppe e il piccolo centro, il gande partito della nazione resterà una utopia“.
Biancofiore smentisce chi sostiene che Meloni sia l’erede di De Gasperi: “Non penso proprio. Giorgia guarda a una destra moderna, europea e liberale. Sta trasformando il suo partito in quello che è ormai l’antico Pdl di Berlusconi e quindi un grande contenitore in grado di mettere insieme tutte le migliori tradizioni delle democrazie occidentali, tra le quali anche certamente quella democristiana“.
“Renzi su alcuni temi è molto vicino a noi”
Michela Biancofiore si sofferma anche sulla possibilità di dare vita ad una ala centrista: “Renzi su alcuni temi, come per esempio giustizia e femminicidi, si avvicina molto alle nostre idee e molte volte ha votato con noi. Ma lui è un battitore libero e difficilmente potrà fare squadra con qualcuno e lo abbiamo visto con Calenda. Preferisce un 2% a un qualcosa di ampio respiro“.
“Per quanto riguarda il centro – aggiunge la numero 2 di Coraggio Italia – i leader non mancano, sono i voti che scarseggiano. Per queto motivo puntiamo a costruire una parte di un qualcosa di molto più ampio“.
“Europee? I nostri voti confluiranno in FdI”
Sulle prossime Europee Biancofiore non ha dubbi: “I voti di Coraggio Italia confluiranno in FdI. Noi del centro liberal-democratico abbiamo ottenuto i seggi grazie all’attenzione del premier e quindi abbiamo una grande riconoscenza nei suoi confronti. Se poi Brugnaro decidesse di fare altro, siamo pronti a seguirlo perché al nostro presidente interessa unire e non dividere“.
La numero due del partito conferma che il centrodestra è unito: “Partecipo alle riunioni e c’è totale convergenza. Allo stesso tempo siamo consapevoli che alle prossime Europee ogni partito deve differenziarsi. L’unita del governo è altro e non è assolutamente in discussione“.