Calenda: “Il campo largo può esistere in un solo modo”

Carlo Calenda in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ si sofferma sul campo largo e ribadisce che questo potrà crearsi in un solo modo.

L’apertura di Renzi al campo largo continua a tenere banco nel mondo della politica. Il Pd ha aperto a questa possibilità, il M5s ha avanzato delle riserve mentre al momento da parte di Calenda non c’è nessuna intenzione di unirsi ad una eventuale coalizione di centrosinistra.

Calenda intervista Corriere della Sera
Calenda – cityrumors.it – foto Ansa

Il leader di Azione in un’intervista al Corriere della Sera conferma il suo no ad un campo largo perché “al momento non c’è un singolo argomento su cui siamo d’accordo. Non capisco la proposta di governare il Paese nella più difficile fase della nostra storia se poi non si un tema comune. Salario minimo? Certo e Renzi disse che era un provvedimento populista. Questo Paese ha bisogno di una agenda di governo serie e responsabile e per il momento non ne vedo traccia“.

Calenda: “Il campo largo esisterà solo in un modo”

Calenda intervista Corriere della Sera
Carlo Calenda – cityrumors.it – foto Ansa

Calenda non chiude la porta al campo largo, ma per esistere bisogna mettere in campo alcune cose come per esempio un programma e, soprattutto, l’accordo deve essere trovato in vista delle elezioni politiche. Il leader di Azione al quotidiano nazionale ricorda che la politica non è assolutamente un gioco e questa incide sulla vita delle persone.

Poi da parte dell’ex ministro un attacco a Landini: “Non fa il sindacalista, ma il politico. Detta l’agenda al Pd e parla di chi deve prendere parte al campo largo“. Invece per Calenda il leader della Cgil dovrebbe occuparsi dei problemi che ci sono in Italia come per esempio Stellantis e il fatto di aver tagliato il 25% della produzione in Italia da inizio anno.

“Disponibili a votare le riforme giuste”

Calenda intervista Corriere della Sera
Calenda – cityrumors.it – foto Ansa

Calenda sottolinea che il suo partito è assolutamente disponibile a votare le riforme giuste e a sostenere i candidati capaci come per esempio avverrà in Emilia con De Pascale.

L’obiettivo del partito guidato dall’ex ministro è proprio quello di non prendere in giro i cittadini e dare delle risposte importanti all’Italia. Per farlo, però, il centrosinistra deve trovare un programma comune e soprattutto un accordo vicino al voto. Altrimenti si tratta di uno semplice spot e di una presa in giro per gli stessi italiani.

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