Manovra, Ciriani: “Abbiamo dato un segnale preciso”

Luca Ciriani, intervistato da ‘Il Messaggero’, parla della manovra e lancia un chiaro messaggio anche alle opposizioni: “Il segnale dato è preciso”.

La manovra è ormai alle battute finali. Nei prossimi giorni il testo è atteso a Palazzo Madama per il primo via libera. E in un’intervista a Il Messaggero Luca Ciriani sottolinea che con questa Legge di bilancio “abbiamo dato un segnale preciso: l’Italia è un Paese che crea più occupazione, aiuta le imprese e le fasce più in difficoltà“.

Ciriani intervista Il Messaggero manovra
Il ministro Ciriani sulla manovra – Cityrumors.it – © Ansa

Il ministro si sofferma anche sui tempi dell’approvazione: “In realtà rispetto a quanto ipotizzato in un primo momento, il tutto slitta di qualche giorno. Ma questo è dovuto anche al fatto che il governo è reintervenuto sul tema pensioni e ha trovato le coperture per i contatti della sicurezza e delle forze dell’ordine. Blindatura? Il messaggio è servito perché ci ha consentito di tenere fede all’impegno“.

Ciriani sul Mes: “Ratifica legata al Patto di stabilità”

Ciriani intervista Il Messaggero manovra
Ciriani sul Mes – Cityrumors.it – © Ansa

Ciriani in questa intervista si sofferma anche sul Mes: “Meloni e Giorgetti hanno chiarito che la ratifica è legata al Patto di stabilità. Il 20 si terrà un Ecofin che potrebbe essere decisivo. Quindi credo che sia opportuno attendere l’esito di questa riunione“.

Il ministro si sofferma anche sulle parole di Conte: “Sono sorpreso. Nel senso credo che il presidente Conte dovrebbe avere il coraggio di affrontare le questioni a viso aperto. Poi deciderà il presidente Fontana, ma a me pare solo un modo per non confrontarsi con Giorgia Meloni“.

“Sul Superbonus stiamo discutendo”

Ciriani intervista Il Messaggero manovra
Le parole di Ciriani sul Superbonus – Cityrumors.it – © Ansa

La partita sul Superbonus, invece, è ancora aperta. “Ne stiamo discutendo – sottolinea Ciriani – però su questa vicenda io sono d’accordo con il Mef e predico molta prudenza. La relazione di Giorgetti l’abbiamo ascoltata e bisogna assolutamente approfondire ed essere attenti perché stiamo parlando dei conti pubblici italiani. Da qui al possibile decreto Milleproroghe valuteremo tutte le condizioni del caso“.

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