L’emergenza carceri continua a far discutere e il sottosegretario Delmastro a ‘La Repubblica’ svela la soluzione per risolvere il problema.
I numeri dei suicidi in carcere in forte aumento. Numeri drammatici che confermano una situazione nelle carceri italiane davvero complicata. Intervenuto ai microfoni de La Repubblica, il sottosegretario Delmastro analizza nel dettaglio il quadro generale e rivela la sua soluzione per provare a mettere fine a questa emergenza. Dichiarazioni che sono destinate a fare discutere in ambito politico nelle prossime ore.
In particolare, Delmastro ha sottolineato come l’unica soluzione per mettere fine a questa emergenza è quella di riportare in patria gli stranieri detenuti. Il sottosegretario ha fatto anche due calcoli: “Un terzo dei detenuti non è italiano e costa almeno 137 euro al giorno. Se moltiplichiamo i quasi 20mila cittadini non connazionali presenti per le strutture sanitarie per 365 giorni l’anno troviamo i fondi che servono per costruire nuovi carceri, assumere agenti e personale“. Parole destinate sicuramente ad essere molto criticate dal centrosinistra.
Madri in cella con i figli, Delmastro: “La decisione spetterà al giudice”
Altro tema ormai da tempo al centro del dibattito politico sono le madri in cella con i figli. Fino ad oggi c’era la possibilità di evitare il carcere in caso di presenza di un bambino piccolo. Ora il governo ha deciso di cambiare strategia e valutare caso per caso prima di prendere una decisione definitiva.
A confermarlo è anche Delmastro. Il sottosegretario al quotidiano nazionale ha ribadito che saranno i giudici a decidere se la detenuta potrà stare a casa oppure con il bambino in cella. Molto dipenderà dalla pericolosità seriale. Di certo nelle intenzioni del governo non c’è l’intenzione di far andare in una struttura penitenziaria una ladruncola con un bimbo di un anno. Ma l’obiettivo di questo provvedimento è di mettere fine all’impunità grazie alla maternità per esempio delle borseggiatrici seriali.
“Umanizzare la pena”
Per Delmastro questo governo ha come principale obiettivo quello di umanizzare la pena. Un passaggio necessario per cercare di porre fine ai diversi suicidi registrati negli ultimi anni. Per farlo la maggioranza ha già sbloccato 166 milioni per l’edilizia penitenziaria e questo ha permesso di recuperare oltre 6mila posti. Ne servono 10mila in tutto e per questo motivo si è al lavoro per cercare di trovare questi fondi e dare una risposta importante ad una emergenza che va avanti ormai da diverso tempo.