Maria Cecilia Guerra, esponente del Pd, in un’intervista a ‘La Stampa’ si sofferma sui decreti legislativi della delega e non solo. Ecco le sue parole.
I decreti legislativi della delega non convincono il Pd. “Il passaggio dalle quattro alle tre aliquote Irpef non rendere il sistema più semplice o equo – spiega Maria Cecilia Guerra in un’intervista a La Stampa – ma semplicemente favorisce i redditi alti. Proprio per questo il governo ha dovuto mettere delle pezze“.
“La cosa altrettanto grave – aggiunge l’esponente del Pd – è che l’esecutivo finanzia la riforma solo per un anno senza dire come garantirà questo finanziamento negli anni a venire. E’ un’assurdità mai vista per una riforma simile”.
“La norma sul Superbonus è un contentino per Forza Italia”
Per Guerra “l’intervento sul Superbonus è un contentino a Forza Italia che potrà dire di ave avuto la soddisfazione dopo la sberla presa con il Mes, ma di certo non risolve i problemi. Ci sarà probabilmente un acuirsi dei contenziosi per i lavori che restano da completare nel 2024 e che non saranno più coperti con lo sconto del 110%, ma con il 70%. Inoltre non si capisce come verranno risarcite le persone più povere“.
“Il ministro Giorgetti nelle scorse ore ha parlato alla sua maggioranza – aggiunge l’esponente del Pd – è lui che ha dovuto fare uno scostamento di bilancio per poter approvare il taglio del cuneo nella manovra e la riforma del fisco. Non ha avuto il coraggio di dire che il sistema fiscale andava riequilibrato“.
Il pensiero della Guerra sul Patto di stabilità
Maria Cecilia Guerra in questa intervista parla anche dall’accordo sul Patto di stabilità: “E’ migliore sicuramente di quello vecchio, ma sono stati Giorgetti e Meloni a minacciare il veto. Però stiamo parlando di una riforma peggiorativa rispetto allo schema iniziale della Commissione europea. L’Italia non è stata in grado di dare vita ad alleanze necessarie per portare avanti le proprie ragioni. Una cosa è certa: per rientrare nei parametri bisogna aggiungere 12-13 miliardi alla manovra. Quindi all’orizzonte vendo una Legge di bilancio bis.