Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, in un’intervista a ‘La Stampa’ si sofferma sulla patrimoniale e lancia un messaggio importante al governo.
Diversi i temi sul tavolo della politica. Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, in un’intervista a La Stampa si sofferma sul tema patrimoniale e sottolinea come “il problema non è se introdurla oppure no. Nel nostro Paese ne abbiamo già quattro. Quello che serve è una profonda revisione di questa tassazione. Bisogna garantire maggiore equità“.
L’esponente dem apre alla proposta avanzata da Vincenzo Visco: “Si potrebbe ragionale sulla sua proposta e quindi affiancare a un prelievo progressivo su tutti i redditi di lavoro e pensare un prelievo sul patrimonio. Con una ampia deduzione di base, in modo da lasciare esenti piccoli patrimoni, che assorba anche la tassazione sui redditi prodotti da questi patrimoni, finanziari e reali“.
“Dalla destra una reazione ipocrita”
Guerra sottolinea che “dalla destra sulla patrimoniale ci sono state reazioni ipocrite. Nella loro proposta di riforma non hanno previsto di eliminare le quattro patrimoniali che esistono. Non hanno voluto fare la riforma del catasto accusandoci di volere alzare il peso della tassazione sulla casa“.
“Ma, ora che hanno una ampia maggioranza, perché non lo fanno loro, senza aumentare il peso complessivo delle imposte, ma ridistribuendolo meglio?“, si domanda l’esponente dem.
“Parlare di patrimoniale non deve essere un tabù”
La Guerra ricorda come “il Pd con Letta aveva proposto una revisione dell’imposta di successione per mettere fine alla trasmissione ereditaria delle disuguaglianze, che caratterizza il nostro Paese. Non deve essere assolutamente un tabù parlare di patrimonio o di imposte. Ma bisogna farlo dentro un disegno complessivo“.