Il premier Meloni in una lunga intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ ritorna sul no a Ursula von der Leyen e respinge le accuse.
Il no del premier Meloni a Ursula von der Leyen continua a far discutere. Dal centrosinistra hanno accusato il presidente del Consiglio di aver isolato l’Italia in Europa con questa decisione. Ma il primo ministro in un’intervista al Corriere della Sera respinge tutte le critiche ribadendo di aver agito coerentemente come leader europeo e non da capo di un partito.
La leader di FdI al quotidiano italiano ricorda di essere stata criticata dai pentastellati per aver votato come loro e dal Pd per essersi mossa in modo diverso. Ma i dem avevano minacciato di non sostenere la von der Leyen in caso di dialogo con Ecr. “E tutti insieme – aggiunge ancora il presidente del Consiglio – attaccano duramente il centrodestra per non essere stati uniti. Ma alla fine abbiamo fatto come loro. La credibilità della predica si valuta sempre dall’autorevolezza del pulpito“.
Il premier Meloni al quotidiano italiano ribadisce che il ruolo dell’Italia non cambierà in Europa dopo il no a von der Leyen. Il presidente del Consiglio è convinta che la leader dell’Ue saprà riconoscere il ruolo che il peso di ogni singolo Stato determina e quindi non deciderà in base a chi l’ha votata oppure no.
E poi spiega anche il motivo che l’ha spinta a non appoggiare la conferma della von der Leyen: “Mi sono comportata da leader europeo. Su alcune cose ci troviamo d’accordo come per esempio l’immigrazione, su altre meno e ha detto cose che sia nel metodo che nel merito non ci permettevano di sostenerla“.
Non solo Europa in questa intervista. Il premier si sofferma anche sulle dichiarazioni di Renzi rilasciate nella giornata di ieri (venerdì 19 luglio ndr) e sulla volontà da parte del leader di Italia Viva di creare una alleanza nel centrosinistra per battere questo governo. Un’idea per il momento bocciata nell’immediata da Conte, ma non possiamo escludere che in futuro si possa trovare un accordo tra i partiti.
Giorgia Meloni ribadisce di non avere l’autorevolezza per dare consigli alla sinistra. Per lei devono fare quello che ritengono più opportuno. “Posso dire che ho sempre pensato che avere un nemico comune non sia la stessa cosa che avere idee comune. Puoi anche vincere, ma poi non riesci a governare”.
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