Le dimissioni di Sangiuliano sono state accolte in modo positivo da Gabriele Muccino. Il regista attacca duramente l’ex ministro
Il passo indietro di Sangiuliano dopo la vicenda Boccia è stato accolto in modo positivo da Gabriele Muccino. Il registra in un’intervista a La Stampa critica in modo molto duro l’ormai ex titolare della Cultura e si augura che con il ministro Giuli si possa riuscire ad avere un cambio di passo fondamentale su un tema molto delicato come quello del cinema.
Infatti, la legge che Sangiuliano era pronto ad approvare sul cinema non convinceva quasi nessuno degli addetti ai lavori. Ora, stando al quotidiano torinese, Giuli potrebbe ritirare questo decreto e aprire un dialogo con registi e produttori per magari trovare un provvedimento che possa andare bene a tutti. Niente di certo, ma il nuovo ministro ci sta pensando e presto scioglierà i dubbi sulla norma fortemente voluta dal suo predecessore.
“Ha distrutto il cinema“, così Muccino a La Stampa parlando di Sangiuliano. “Se non mi facessero fare più film in Italia, io andrei in altri posti, ma c’è un problema: le troupe non sarebbero del nostro Paese. Io non parlo per me stesso, ma per un cinema che voglio vedere splendere come merita“, aggiunge il regista.
Secondo Muccino la norma limita fortemente l’accesso al tax credit. Se per caso si dovesse fare un film in Italia con attori americani, i produttori avrebbero ben poco da scaricare e questo li porterebbe magari a girare la pellicola in un altro Paese a causa dei vantaggi economici che fino a circa un anno fa erano presenti anche nel nostro Paese. Per questo motivo l’invito da parte di Muccino è quello di ripensare alla norma e cercare di trovare un compromesso che possa accontentare tutti.
L’intervista serve a Muccino anche ad avanzare una richiesta al ministro Giuli. Per il regista c’è bisogno “una maggiore lungimiranza per ricostruire un’industria che genera una economia importante oltre che dà lavoro a migliaia di persone“.
Una richiesta che da parte del regista è avanzata per riuscire a dare una svolta ad un mondo che negli ultimi mesi ha pagato delle scelte non condivise da parte di Muccino. Vedremo se Giuli accetterà le richieste e ritirerà il decreto firmato da Sangiuliano oppure continuerà sulla strada intrapresa dal suo predecessore.
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