Caso Sangiuliano, Pingitore: “C’è una cosa che mi lascia perplesso”

Piefrancesco Pingitore, il ‘padre’ del Bagaglino, in un’intervista a ‘Il Giornale’ si sofferma sul caso Sangiuliano: “Le leggi le fa il Parlamento”

La vicenda Sangiuliano continua ad essere al centro del dibattito politico (e non solo). La notizia dell’iscrizione sul registro degli indagati dell’ex ministro per peculato è arrivata nelle scorse ore. Una novità che era nell’aria considerata la decisione di aprire un fascicolo per accertare meglio quanto successo.

Intervista Pingitore Il Giornale
Pingitore e Sangiuliano (Ansa) – cityrumors.it

L’ex titolare della Cultura si è detto sin da subito pronto a collaborare con gli inquirenti per chiarire meglio la sua posizione e ribadire che non c’è stato nessun soldo pubblico dato a Maria Rosaria Boccia. Intanto, però, questa vicenda continua ad essere molto dibattuta e Pierfrancesco Pingitore, uno delle figure più importanti del cinema e del teatro, in un’intervista a Il Giornale spiega la sua idea su quanto successo in questi ultimi giorni.

Pingitore: “Le leggi le fa il Parlamento”

La vicenda Sangiuliano ha diversi punti da chiarire e c’è anche chi in queste ore ha avanzato l’ipotesi di un complotto dopo la decisione dell’ex titolare della Cultura di modificare un po’ il sistema. Da parte di Pingitore nessuna conferma oppure smentita su questa pista visto che non ha elementi chiari, ma il produttore si è detto anche molto perplesso dagli attacchi ricevuti dall’ex ministro nelle ultime settimane.

Pingitore difende Sangiuliano
Pingitore (Ansa) – cityrumors.it

Per Pingitore le leggi devono essere fatte dal Parlamento e poi ci può anche essere chi magari protesta. “Ma purtroppo c’è chi pensa di averne più diritto degli altri – aggiunge il padre del Bagaglino – e questo non è vero. Anche se si tratta di una convinzione che va ormai da diverso tempo“.

Da Sangiuliano a Giuli: le grande non mancano

Il passaggio di consegne da Sangiuliano a Giuli non ha fatto diminuire le grane per il governo. Sono tre al momento le questioni che il nuovo ministro è chiamato a risolvere. A partire dal suo sostituto al MAXXI.

Le grane per il ministro Giuli
Giuli (Ansa) – cityrumors.it

Altro tema sono i 15 consulenti che si è trovato al ministero. Saranno confermati? Lo scopriremo nei prossimi giorni. Ultimo, ma non per importanza, la questione del G7 di Pompei e la presenza della direttrice d’orchestra Venezi, consulente del Mic. Per molti si tratta di un conflitto di interesse e non è da escludere che si decida di fare dei cambiamenti per mettere fine alle polemiche.

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