Peppe Russo in un’intervista a ‘Il Mattino’ spiega perché ha lasciato il ruolo di presidente dell’assemblea regionale di Azione: “C’è bisogno di una riflessione”.
Peppe Russo non è più il presidente dell’assemblea regionale di Azione. Ad annunciarlo è lo stesso politico in un’intervista a Il Mattino: “Ho rimesso il mio mandato. L’ho fatto perché voglio sollecitare una ineludibile riflessione su quanto sta accadendo nel nostro partito in Campania“.
“Io sono garantista e concepisco la consapevolezza che si è colpevoli solamente dopo tre gradi di giudizio – sottolinea ancora Russo – ma non bisogna sottovalutare o ignorare l’effetto che queste vicende hanno sull’opinione pubblica. Inoltre, ho trovato molto singolare la posizione del vicesegretario Bosco, che in un sol colpo si è autocandidato per la Ue, autosospeso da Azione e autorevocato la sospensione: ha dimostrato di non aver alcuna considerazione della nostra comunità“.
Russo: “Non c’è traccia di azione politica sui temi nevralgici”
Per Russo “non c’è traccia di alcuna iniziativa politica su temi nevralgici: dalla sanità al porto di Napoli, principalmente asset economico del Mezzogiorno nonostante molti di noi ne avessero da tempo l’urgenza e la necessità. Io vedo un partito ingabbiato in forme politiciste di schieramento senza recuperare criticità e, ancor di più, rinunciando ad una sua autonoma iniziativa“.
“Ormai in questo momento il partito ha un solo assillo – prosegue ormai l’ex esponente di Azione – la perseveranza di un tramestio burocratico occupato a completare solamente l’album di figurine“.
“Ecco come affrontare le prossime Europee”
Per Russo Azione deve “recuperare un’inclusione libera e larga in vista delle prossime Europee. Non bisogna continuare in una strada a senso unico. Solo in quel modo possiamo rilanciare un progetto che non intende consegnare il Paese al conformismo dell’inevitabile. Altrimenti non posso escludere delle decisioni più dure dal mio punto di vita: dire addio definitivamente al partito“.