Il ministro Tajani in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ si sofferma sulle polemiche tra La Russa e il Quirinale e poi si sofferma sul Superbonus.
Nelle ultime ore a livello politico hanno fatto molto discutere le parole del presidente La Russa sul potere del Capo dello Stato. In un’intervista al Corriere della Sera il ministro Tajani ribadisce che “il premierato non scalfisce i poteri del Quirinale, anzi il Colle resta arbitro e garante della Costituzione e dell’unità nazionale. La riforma garantisce una maggiore stabilità degli esecutivi. E questo non può che far piacere al vertice delle nostre istituzioni“.
“Per me quindi è una buona riforma – continua il titolare della Farnesina – ci si presenta insieme per governare insieme e si cade se non c’è più maggioranza. Naturalmente tutto è migliorabile in Parlamento ma questo governo è stato votato per presentare una proposta di stabilità“.
“Draghi in Europa? Indiscrezioni poco sensate”
Da giorni si parla anche di un possibile approdo di Draghi in Europa, ma su questa ipotesi Tajani preferisce frenare: “Si tratta di indiscrezioni poco sensate. Il presidente della Commissione deve essere un commissario e ogni Stato membro disegnerà il suo. Discordo diverso per la valutazione del presidente del Consiglio europeo. In questo caso la scelta verrà fatta direttamente dai governi“.
“Ma è ancora presto e giocare con la figura di Draghi danneggia la credibilità del nostro Paese – sottolinea il ministro – stiamo parlando di una figura che può svolgere qualsiasi compito“.
“Superbonus? Non parlerei di sanatoria”
Forza Italia spinge per una proroga del Superbonus. “Io credo che alla fine il provvedimento possa essere inserito nel Milleproroghe – spiega Tajani – esistono persone perbene che hanno usufruito della misura e per chi ha superato il 70% una proroga non significa sanatoria. Per noi è un provvedimento giusto“.