Nichi Vendola in un’intervista a ‘La Repubblica’ spiega il perché della scelta di tornare in politica: “La sinistra è ferma. Elly ha la strada in salita”.
Nichi Vendola è il nuovo presidente di Sinistra Italiana. Un ritorno alla politica per il nuovo numero uno di SI anche se non si candiderà alle prossime Europee. “Non sono mai fuggito – ammette in un’intervista a La Repubblica – ho solamente smesso di avere dei ruoli nella vita pubblica. Ma non ho abbandonato la polis per rifugiarmi in un eremo. Si può fare politica anche lontani dai radar dei media“.
Ora, però, per lui il quadro è cambiato. “Credo che la prima cosa necessaria da fare sia quella di guardare in faccia la sconfitta – continua Vendola – se la destra guida il governo, vuol dire che la sinistra è messa male. Per questo bisogna iniziare a lavorare per trovare la connessione sentimentale con il popolo che è stata logorata da lunghi anni di governismo e moderatismo“.
Vendola: “Per la Schlein il compito non è facile”
Vendola si sofferma anche su Elly Schlein: “Bisogna cambiare musica. Il linguaggio del segretario del Pd è distante anni luce dal politicismo asfissiante e dal riformismo senza anima che ha portato i dem a perdere. Ma di certo il compito per la Schlein non è assolutamente semplice. La sua e la nostra strada è davvero in salita“.
L’obiettivo per il nuovo segretario di SI è quello di costruire un campo largo: “Tutti dobbiamo sentire questa urgenza di farlo tramite un confronto programmatico vero, non con un ping pong di slogan, ma poggiando insieme gli occhi sui dolori e le speranze del Paese“.
“Bisogna rimettere al centro la questione sociale”
Per Vendola “non si batte la destra con un cartello elettorale sulla paura del fascismo. Il punto è quello di rimettere al centro la questione sociale e connetterla con i diritti. Il punto è quello di capire che la guerra è terreno di coltura della reazione e delle pulsioni autoritarie“.