L’apertura di Tajani sullo Ius scholae sta alimentando tensioni all’interno del governo. La Lega ribadisce il proprio no a questo provvedimento
Ritorna alta la tensione tra Tajani e Salvini. Dopo il botta e risposta delle scorse settimane dovuto al sì di Forza Italia al bis di Ursula von der Leyen, questa volta i toni tra i due partiti si sono alzati sullo Ius scholae. Tutto è partito dall’intervista del ministro degli Esteri a La Repubblica. Dichiarazioni con le quali il vicepremier apriva a questo provvedimento. Parole che hanno subito scatenato la reazione da via Bellerio.
Il Carroccio ha immediatamente frenato ribadendo che il provvedimento non è nel programma di governo. “L’insistenza di Tajani – avvisa Romeo, citato dal Corriere della Sera – offre una sponda alle opposizioni sul tema. Il rischio è quello di minare seriamente il governo e non capisco il motivo“. Non si è fatta attendere la replica da parte del leader di Forza Italia che ribadisce che da parte sua non c’è nessuna imposizione e che nessuno deve imporgli qualcosa. “Quindi sono libero di parlare”, il messaggio del ministro inviato alla Lega.
Come già successo in passato, toccherà al premier Meloni cercare di ristabilire serenità all’interno della maggioranza. Da Fratelli d’Italia fanno sapere che attualmente lo Ius scholae non rappresenta una priorità.
“Al momento il tema principe è il piano strutturale di Bilancio, che va inviato in Europa entro il 20 settembre – fa sapere Tommaso Foti in un’intervista al Corriere della Sera – sicuramente è legittimo che Tajani apre una discussione su un argomento anche se non è nel programma, ma lo è anche individuare quali sono le priorità di questo governo“.
La discussione all’interno della maggioranza sullo Ius scholae viene commentata anche da Matteo Renzi in un’intervista al Quotidiano Nazionale. Il leader di Italia Viva sottolinea come il tema sta portando a dividere la destra e questa è una novità. “Non faccio profezie – aggiunge l’ex premier – ma chi arriva alle elezioni unito vince, chi separato perde“. Parole che rappresentano anche un messaggio molto chiaro per il centrosinistra.
Il senatore toscano frena sull’ipotesi di una svolta liberale di Forza Italia sottolineando che ancora questa non c’è stata. Per lui il partito di Tajani è alla ricerca di visibilità.
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