Altra giornata ricca di temi per quanto riguarda la politica. Dallo Ius Scholae a Fitto commissario: le reazioni all’esterno dei palazzi
Una giornata piena dal punto di vista politico. Alle 15 Giuli alla Camera, ma tra i temi al centro del dibattito all’esterno dei palazzi il no della Camera agli emendamenti delle opposizioni sullo Ius Scholae e la possibilità di Fitto come vicepresidente esecutivo in Europa. Su quest’ultima ipotesi c’è la frenata di socialisti, liberali e verdi con la von der Leyen costretta a rimandare la presentazione della squadra.
Tutti temi che sono stati affrontati all’esterno dei palazzi da deputati e senatori. Ecco le reazioni raccolte dalla nostra inviata Luigia Luciani.
“Forza Italia ha parlato solo di Ius Scholae, ma oggi ha votato contro“, così Carlo Calenda in un punto stampa dopo il no della Camera agli emendamenti delle opposizioni. “Il loro no era atteso e questo significa che in Italia si fanno solo chiacchiere – aggiunge il leader di Azione – questa era loro proposta. FI non può far finta di essere nei giorni pari un partito liberare e in quelli dispari la ruota di scorta della Meloni, ma prende in giro gli italiani“.
Calenda dice la sua anche su Fitto commissario in Europa: “Bisognerebbe appoggiarlo perché è l’espressione del governo italiano. Il fatto che questo esecutivo non ci piaccia, non significa che non dobbiamo avere un rappresentante nel governo. Per quanto ci riguarda l’appoggio c’è“.
“Siamo convinti che in Europa sarà considerata per quello che vale“, così Giovanni Donzelli (FdI), che aggiunge: “Non siamo spaventati. Vogliamo essere coerenti con quanto promesso dagli italiani“.
“Il PD deve decidere se vuole sostenere il Paese oppure la propria posizione. L’Italia ha diritto ad eleggere un commissario come Stato fondatore anche se FdI non ha appoggiato la commissione. Fitto è un nome moderato e non capiamo la posizione dei dem“, aggiunge Molinari (Lega).
“Bonelli non vota Fitto? Questo dice il senso delle istituzioni che alcuni partiti hanno – sottolinea Maurizio Lupi – si vota per l’Italia così come il centrodestra votò Gentiloni. Io credo che forse bisognerebbe fare una riflessione. Vuol dire che a Bonelli non interessa nulla del nostro Paese“.
Con il leader di Noi Moderati anche un passaggio sulla scelta del centrodestra di candidare Marco Bucci alla Regione: “Il più autorevole di tutti. Ha dimostrato capacità di buon governo e siamo certi che con lui si vince“.
La giornata era quella della prima volta di Giuli da ministro a Montecitorio. Il titolare della Cultura ha ringraziato i giornalisti, ma ha preferito non addentrarsi sui temi. “Ho già detto tutto in Aula“, le sue parole ai cronisti presenti all’esterno della Camera.
Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani
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