Kamala Harris, nomination da record: tutti i numeri

Kamala Harris sta raccogliendo in poco tempo quanto Biden non è riuscito a fare nel giro di diversi mesi. I dem insidiano la vittoria di Trump?

Per Kamala Harris la strada verso la Casa Bianca resta in salita, ma certamente meno ripida di quella di Biden. L’attuale numero 2 della Casa Bianca in davvero poco tempo è riuscita ad ottenere numeri da record e questi potrebbe complicare la strada a Donald Trump verso la vittoria.

Harris numeri da record
Kamala Harris – cityrumors.it – foto Ansa

Come confermato dal professor Diletti ai nostri microfoni, l’ex presidente resta in vantaggio, ma la Harris rappresenta un avversario molto più difficile da superare. A confermare di questa ipotesi sono i numeri che la stessa candidata dem ha ottenuto nel giro di 48 ore. Dati da record che confermano come il partito era davvero pronto ad appoggiarla in una sfida che preannuncia difficile anche se ora le possibilità di vittoria sono leggermente aumentare rispetto a qualche giorno fa.

Kamala Harris e i numeri della sua candidatura

Harris numeri da record
Kamala Harris – cityrumors.it – foto Ansa

E’ una campagna elettorale da record quella di Kamala Harris. L’esponente democratica ha raccolto più di 100 milioni di dollari per finanziare i prossimi mesi che la vedranno in giro per i diversi Stati. Numeri mai visti, ma che confermano la volontà dei donatori di sostenerla in una sfida assolutamente complicata.

La nomina ufficiale ci sarà durante la convention del 19 agosto, ma la Harris è pronta ad iniziare già nei prossimi giorni un percorso che la porterà a toccare tutti i principali Stati per provare a ribaltare la situazione. Un compito non semplice, ma il sostegno di diversi personaggi americani conosciuti in tutto il mondo rappresentano un punto di partenza importante per lei. Poi naturalmente se l’obiettivo sarà raggiunto oppure no lo scopriremo solamente a novembre.

Harris e la sfida a Trump

Harris numeri da record
Harris – cityrumors.it – foto Ansa

Per la Harris i numeri sono incoraggianti, ma la candidata dem non può permettersi assolutamente errori. Il fatto di iniziare la campagna elettorale con diversi mesi di ritardo potrebbe essere un handicap importante. Ma da parte sua c’è tutta la volontà di provare a diventare la prima donna alla guida degli Stati Uniti.

Un obiettivo complicato, almeno stando ai sondaggi, ma la sua candidatura ha riscontrato una reazione positiva inaspettata e vedremo se questa porterà ad un ribaltone nella sfida con Trump.

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