Si accende la campagna elettorale negli Stati Uniti. Kamala Harris accetta la candidatura e attacca duramente Trump. Promesse anche su Gaza
Kamala Harris è ufficialmente la candidata democratica alle prossime elezioni negli Stati Uniti. L’annuncio della sua discesa in campo era stata fatto ormai diverso tempo fa dopo il passo indietro di Biden, ma mancava ancora la ratifica arrivata nell’ultimo giorno della convention a Chicago. Un appuntamento che è stato il classico passaggio di consegne tra il presidente uscente e la sua numero 2 per provare una riconferma alla Casa Bianca.
Non sarà semplice considerando anche il percorso accidentato di qualche settimana fa. Ma i sondaggi sembrano ribadire la crescita dei democratici dopo la discesa in campo della Harris ed ora la storia è più vicina a scriversi. La Harris punta ad essere la prima donna presidente degli Stati Uniti. A novembre sapremo se questo obiettivo diventerà realtà oppure no, ma di certo le speranze di poter raggiungere il traguardo prefissato ci sono.
La discesa in campo ufficiale di Kamala Harris ha anche acceso il dibattito tra i due presidenti. Nel mese di settembre sono attesi almeno tre faccia a faccia in televisione. Appuntamenti cruciali per l’esito delle elezioni. Quello con Biden è stato stravinto da Trump, ma ora i democratici sono sicuri che sarà tutta un’altra storia. E il testa a testa ipotizzato dai sondaggi potrebbe avere una svolta al termine dell’ultimo confronto televisivo.
In attesa di poter confrontarsi con Trump, la Harris da Chicago ha attacco duramente il tycoon sottolineando che l’ex presidente “non è una persona seria, ma sono serie le conseguenze di riaverlo alla guida del Paese. Considerate che il suo potere dopo che la Corte Suprema gli ha concesso l’immunità“. La candidata dem ha anche sottolineato di non avere nessuna intenzione di allearsi con i dittatori a differenza del suo avversario.
L’appuntamento di Chicago è stata anche l’occasione per la Harris di fare un punto sulla politica estera. La candidata democratica ha garantito il massimo appoggio all’Ucraina, alla Nato e ai partner europei, ma anche aperto ad una soluzione per la guerra in corso a Gaza.
“Io e il presidente lavoriamo ogni giorno per arrivare ad un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi – ha sottolineato l’attuale numero due americana, citata da TgCom24 – puntiamo a mettere fine alla guerra in modo che Israele sia sicuro e i palestinesi realizzano l’aspirazione alla loro autodeterminazione“.
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