Il leader di Azione torna a parlare e spiega i motivi per cui l’Italia deve stare attenta a quello che succede nel paese a noi vicino con le elezioni
“Di sicuro qualsiasi cosa accadrà in Francia, che vinca il Rassemblement national o addirittura il Nouveau front populaire, la Francia sarà ancora più debole rispetto adesso e sarà sicuramente meno influente in Europa, almeno per come lo è adesso. E sarà un bel casino anche e soprattutto per l’Italia…”. Non la vede bene, in una intervista a Repubblica, il leader di Azione Carlo Calenda davanti a una scenario del genere, lui fedele alla linea di Macron da anni vede con molti dubbi e paure ciò che può succedere in un paese così attaccato a noi e con posizioni molto simili alle sue. Per alcuni, Calenda e chi come lui, forse la vedono in maniera troppo pessimista, ma lui cerca di motivare: “No, non è essere troppo pessimista, è solo che si vanno delineando due coalizioni che hanno al loro interno delle contraddizioni insanabili…“.
Calenda non si mette a fare distinzioni e spiega la sua idea su quello che può succedere in Francia e la sua non è proprio una visione super ottimista, tutt’altro. “Da una parte c’è la coalizione formata dal partito di Macron e un pezzo della sinistra massimalista che lo odia, dall’altra c’è lo schieramento dominato da Le Pen e destinato a scontrarsi frontalmente con il presidente della Repubblica. E qualsiasi sia il risultato ci sarà l’ingovernabilità, il conflitto permanente e l’instabilità. E questo non andrà bene anche per noi, ma per tutta l’Europa con tutte le decisioni che dovranno essere prese“.
“Le Penè il peggio che ci possa capitare, come Italia e come Europa”
Ecco perché Carlo Calenda la vede in modo pessimista e non così favorevole come invece si augurano da più parti gli uomini della maggioranza italiana, a cominciare da Matteo Salvini, mai come adesso entusiasta anche per le scelte che aveva fatto con Marine Le Pen. Ma per Calenda questa è solo un peggiorare della situazione. Dunque campo libero alla destra più estrema, almeno questa è la sensazione, ma il leader di Azione cerca di distinguere bene le cose e osserva: “Gli accordi di desistenza sono inevitabili e giusti perché Le Pen è il peggio che possa capitare“.
Una visione non proprio positiva quella di Carlo Calenda, cosa che non poteva essere altrimenti vista la situazione e viste le idee della maggiore leader di destra francese che non ha mai arretrato il suo raggio d’azione: “La sua visione, quella di Marine Le Pen, che non ha mai nascosto, prevede la disgregazione dell’Europa. E siccome l’Italia senza l’Europa o con un’Europa impotente, è senza dubbio tecnicamente fallita, lei per noi rappresenta un rischio mortale che supera qualunque altro rischio. Io almeno la penso così“