Dopo Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Piemonte, il 2024 vedrà al voto per le elezioni regionali anche Liguria, Emilia Romagna e Umbria
Dopo le lezioni europee che si sono svolte a inizio estete, tra la fine di quest’anno e la primavera del 2025, arriverà una tornata di elezioni per alcune regioni del nostro paese. La regione Liguria ad esempio, si è vista costretta ad anticipare di un anno le elezioni in seguito alle dimissioni del governatore Giovanni Toti, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria che lo ha portato anche all’arresto. Centrodestra e centrosinistra proprio in questi giorni stanno affilando le armi per la presentazione della lista dei candidati.
Proprio a causa del terremoto giudiziario che ha visto coinvolta la giunta regionale in carica, a fine luglio la Regione e la Corte d’Appello di Genova hanno raggiunto un’intesa sulla data delle elezioni regionali “Liguria 2024” che, salvo sorprese, si terranno domenica 27 e lunedì 28 ottobre.
Forzatamente alle urne
Le forzate dimissioni di Giovanni Toti, l’ormai ex presidente della regione Liguria che si è visto costretto a lasciare l’incarico a seguito della vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto quando era quasi al termine del suo secondo mandato e che gli ha anche aperto le porte del carcere, hanno di fatto spalancato le porte alle elezioni regionali anticipate. Elezioni che vedranno i cittadini liguri recarsi alle urne per scegliere la nuova giunta regionale domenica 27 e lunedì 28 ottobre prossimo. Visto che anche Umbria e Emilia Romagna sono chiamate alle elezioni regionali, si era ventilata l’ipotesi di accorpare in un unico weekend e mandare al voto tutte insieme le tre regioni, ma alla fine l’ipotesi election day è stata accantonata e la Liguria quindi inaugurerà la stagione invernale del voto. Il terremoto che ha coinvolto la giunta in carica in Liguria ha preso di sorpresa le due coalizioni e la corsa alla presentazione dei candidati da inserire nelle liste e da proporre agli elettori è stata davvero frenetica e non priva di qualche malumore interno sia per il centrodestra sia per il centrosinistra.
Ecco i candidati
Per le elezioni regionali in Liguria si vota con un sistema elettorale adottato oramai dal 1995, a turno unico, cioè verrà eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. I 30 seggi (più il presidente eletto) sono ripartiti per l’80% in base a un sistema proporzionale su liste provinciali, mentre il restante 20% dei seggi non viene più assegnato tramite il listino regionale bloccato, ma in maniera variabile. La scelta dei candidati sarà decisiva perchè la battaglia per ottenere la presidenza risulta ad oggi molto incerta. Questo perchè dopo che l’ex governatore Toti riuscì a farsi eleggere per due mandati consecutivi grazie alla forza del Movimento 5 Stelle, che riuscì nel 2015 a strappare la Liguria al Pd, oggi le cose sono molto cambiate. Il centrosinistra, dopo i giorni di trattative tra Davide Baruffi, Igor Taruffi e Paola Taverna, attende il rientro all’attività politica di Elly Schlein per chiudere la partita con Giuseppe Conte, ma anche con Matteo Renzi e Carlo Calenda per riuscire a far convergere le idee sull’ex ministro Andra Orlandi. Il centrodestra, invece, aspetta l’incontro tra i tre leader, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, già in calendario venerdì prossimo, per effettuare la scelta definitiva. Mentre ha annunciato la sua candidatura l’ex presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, per Uniti per la Costituzione.
